Maxi inflazione e caro bollette: gli anziani rinunciano alle cure

Maxi inflazione e caro bollette: gli anziani rinunciano alle cure
di Monica Di Lecce
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Martedì 4 Ottobre 2022, 12:17

TERNI C'è un effetto subdolo e silenzioso legato ai rincari del costo della vita e dell'energia che rischia di avere un impatto a livello sociale dirompente: la rinuncia dei pensionati a curarsi perché non ce la fanno ad arrivare a fine mese. Diversi sono i segnali d'allarme che arrivano in questa direzione da sindacati e centri anziani. «Basta dare uno sguardo, per esempio, al numero dei pazienti odontoiatrici dice Attilio Romanelli, segretario dello Spi Cgil c'è un crollo, frutto dell'inflazione e degli aumenti delle bollette che portano la gente, soprattutto i pensionati, a rinunciare agli interventi». Gli fa eco Paolo Fabri, presidente del Centro socio culturale Alessandro Volta: «Molti pensionati non riescono ad arrivare a fine mese. Alcuni nostri soci rivela vivono con la pensione minima e non arrivano neanche a mille euro. Con l'inflazione all'8 per cento e le bollette per cui si parla di rincari, di qui ai prossimi mesi, tra il 50 e il 60%, alcuni non riescono a mantenersi. Mancando il reddito, non si curano più. Si tratta per lo più di anziani soli che hanno difficoltà sia a sostenere i costi di un eventuale accesso alla sanità privata, che la mobilità in quella pubblica. Ci sono, infatti, moltissimi pensionati che non riescono a spostarsi da un punto all'altro della regione per fare una visita. Alla fine rimandano o ci rinunciano». Per venire incontro a queste difficoltà, il centro Volta venerdì prossimo aprirà uno sportello ad hoc. «Si tratta di una iniziativa che mettiamo in piedi, grazie all'impegno e alla collaborazione della dottoressa Maria Grazia Proietti, ex responsabile del reparto di geriatria dell'ospedale di Terni continua il presidente Fabri sulla base delle difficoltà che stiamo registrando da parte di diversi anziani che si rivolgono a noi». Lo sportello geriatrico non è un ambulatorio. «Qui non si faranno visite tiene a chiarire il presidente del Volta è un servizio che si rivolge agli anziani che per varie ragioni rimandano le cure, e ai loro familiari, per orientarli al meglio. Si alternerà con lo sportello Alzheimer grazie all'aiuto di ex primari che ci danno una mano in questo». A livello pratico Celestino Tasso, segretario generale Fnp Cisl di Terni, rileva una ulteriore difficoltà. «Nel nostro territorio osserva ci sono tante persone che hanno malati in casa, con patologie complesse che richiedono anche l'utilizzo costante di certe attrezzature collegate all'energia elettrica. Come faranno queste persone a sostenere i rincari? La situazione ci preoccupa moltissimo». Rispetto a un quadro generale di difficoltà, che con diverse sfaccettature abbraccia tutto il Paese, nel Ternano questo si fa più grave per una serie di ragioni. «L'impatto dei rincari da noi è più rilevante spiega ancora Attilio Romanelli dello Spi Cgil tenuto conto dell'alta percentuale di popolazione anziana del nostro territorio. Basti considerare che qui il 27% dei residenti sono over 65 e di questi un'alta percentuale sono over 70 e over 80». Al di là del dato nudo e crudo sulla popolazione, c'è un altro aspetto che va preso in considerazione e che è legato agli importi delle pensioni. «Mediamente a livello provinciale prosegue Romanelli si attestano sui 1100 e 1200 euro al mese. Ma c'è una larga fetta di anziani, soprattutto donne, che sta sotto questa soglia. Alla luce della situazione che si sta profilando conclude il segretario Spi Cgil si sta invecchiando e si invecchia male».
 

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