Lugnano in Teverina, il Santissimo Crocifisso torna in processione per le strade del paese

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Domenica 7 Maggio 2023, 17:27

LUGNANO IN TEVERINA Il Santissimo Crocifisso esce dalla cripta della Collegiata e va in processione per le vie del centro storico. Una festa religiosa popolare che si tramanda da generazioni e che affonda le sue radici in un remoto passato.

Venerato nella Chiesa Collegiata di Lugnano in Teverina, secondo quanto riportato in un manoscritto dell’Arciprete don Luigi Luzi del 1896, il crocifisso è stato portato dalla Palestina da un religioso Francescano di nome Angelo.
Secondo la tradizione, «scavando la terra, il frate trovò il Crocefisso e, poco distante una pietra con su inciso "Questa è l’immagine del Signore quando stava in croce". Il religioso francescano donò il crocefisso al cardinale Porzio residente a Roma. Un certo Pietro Tognoni conosceva molto bene le Monache Benedettine di Lugnano in Teverina e ne parlava spesso al cardinale. Questi, prima di morire, tramite il Tognoni, donò il Santissimo Crocefisso alla Benedettine. Era la Pasqua del 1738. Le religiose di Lugnano “accolsero con giubilo e tenerezza” il simulacro e lo collocarono sull’altare del Coro del Monastero, venerandolo con particolare devozione. Nell’anno 1771, il 29 di marzo, venerdì santo, alle ore 20, le monache andate in Coro, videro che il S.S. Crocefisso emanava dal volto, dal petto e dal costato un prodigioso sudore. Il fatto è stato testimoniato anche dalle Autorità ecclesiastiche e autenticato dal Notaio. Partite le Benedettine da Lugnano, il Santissimo Crocefisso fu lasciato all’Arciprete della Collegiata».

Esiste un'altra versione, considerata meno credibile, sulla provenienza della scultura. La leggenda vuole che sia stato ritrovato da un contadino durante il lavoro dei campi. Insospettito dal recalcitrare dei buoi, che non volevano proseguire l'aratura di un campo, si mise a cercare nel terreno la causa e vide affiorare il crocifisso dalle zolle.
Entrambe le versioni, sono narrate nel dettaglio dal Maestro Enzo Santacroce nel suo libro "Castelli Medioevali - Lugnano in Teverina nella Storia". 
 

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