Lavoro: Stato di agitazione proclamato alla Jindal (ex Treofan)

Impianto chimico
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Giovedì 14 Maggio 2020, 19:05 - Ultimo aggiornamento: 23:19
Lo stabilimento di Terni sembra essere stato dimenticato dalla proprietà, l’indiana Jindal. E per questo la Rsu di Treofan ha dichiarato lo stato di agitazione. “Abbiamo fatto tutti gli sforzi per ottenere riscontri sulla normale operatività del sito. Niente di niente. La cosa grave è che non si sa chi comanda anche per quel che riguarda manutenzione e sicurezza. Non è stata neanche ufficializzata la nuova struttura aziendale di Terni”.
Ma l’elenco delle mancanze, per la Rsu è lungo a cominciare dalla mancanza di asset adeguato al recupero degli scarti senza rispettare nessuno dei punti del “piano industriale “presentato al Mise nel marzo 2019, in particolare il mix produttivo e volumi.
“Siamo venuti a conoscenza che gli altri stabilimenti del gruppo marciano regolarmente, mentre Terni, definito più volte “strategico”, ha il suo impianto principale, la laccatrice, che negli ultimi cinque mesi ha effettuato numerosi fermi per mancanza di ordini: per questo e per l’assenza di un reale progetto per Terni, la Rsu Treofan, dichiara da subito l’apertura dello stato di agitazione, che si propone a presenziare all’incontro di domani pomeriggio al Mise “per capire quali siano le effettive intenzioni rispetto lo stabilimento”.
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