La Ternana si gode Di Stefano, calciatore in una famiglia di cantanti e attratto dai viaggi

L'attaccante: "Soropreso che ci sia finalmente una società che punta sui giovani, con le Fere subito amore", i modelli Kvaratskhelia e Gonzalez, "ma imparo tanto pure da Falletti"

La Ternana si gode Di Stefano, calciatore in una famiglia di cantanti e attratto dai viaggi
di Paolo Grassi
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Mercoledì 4 Ottobre 2023, 00:30

Può, un ragazzo, venire da una famiglia di cantanti ma diventare calciatore? Per Filippo Distefano, è stato così. Nella sua vita c'è il calcio. E c'è la passione per i viaggi, «perché mi piace studiare e conoscere le culture degli altri popoli». C'è pure un viaggio professionale, cominciato dalla sua Viareggio, proseguito a Firenze e che ora lo porta alla Ternana. In un'estate di attese e tagli, la prima operazione in entrata è stata con la Fiorentina per prendere tre giovani: Costantino Favasuli, Lorenzo Lucchesi e lui. «Ci ha sorpreso - spiega Distefano - che si volesse puntare sui giovani. E' importante, quando una società ci valorizza. Sono venuto nel posto giusto. Il gruppo ci ha aiutato a farci ambientare. I compagni più esperti ci insegnano tanto. Li ringraziamo. Come ringraziamo i tifosi, che anche nei momenti duri non ci hanno mai fatto mancare l'affetto. Quando sono arrivato, da parte mia, è stato subito amore». Primo gol in rossoverde alla sua prima da professionista, già due gol fatti sebbene abbia giocato 74 minuti in tutto. In media, un gol ogni 37 minuti. «Quella prima rete con la Sampdoria mi ha aiutato, ma sulle attitudini a segnare ha fatto molto anche l'allenatore della Primavera viola, Alberto Aquilani, su come calciare e muovermi. Mister Cristiano Lucarelli mi mette ancora più vicino alla porta. Esterno o punta, so comunque adattarmi». Ha ammortizzato l'impatto con una serie professionistica. C'è da dire, però, che Vincenzo Italiano lo aveva fatto esordire con la maglia viola in Conference League a Riga: «Mi porterò sempre dietro l'emozione di quell'esordio, dove ho assaporato un po' il palcoscenico dei grandi. Rispetto alla Primavera, in B le differenze ci sono, a partire da ritmo e fisicità». Nel 2022-23, 14 gol nella con la Fiorentina Primavera. Uno in più lo ha segnato Antonio Raimondo con il Bologna, ora suo compagno alla Ternana e anche lui già a due gol fatti. «Antonio è un gran bel giocatore e anche lui ha dimostrato di essere subito pronto». Viareggino, ma con genitori meridionali. «Mio padre è siciliano - spiega Distefano - e mia madre è di Napoli». A Viareggio, ha anche la fidanzata, Aurora, con la quale, quando può, viaggia. «L'anno scorso, nella sosta dei mondiali, siamo stati a Tenerife». Il padre, Francesco, ha fatto il cantante. «Scriveva anche canzoni e faceva concerti. Ha provato pure le selezioni per Sanremo. Ma prima era più difficile. Non c'erano i social». Il pallino del canto, lo hanno anche gli altri familiari, ma non lui. «No, io sono stonato». I suoi modelli di calciatori sono Kvicha Kvaratskhelia, Nico Gonzalez, ma anche Cesar Falletti. «Lo osservo molto per imparare. Lui ci trasmette serenità, spensieratezza e allegria, ma quando c'è da lavorare, lavora». A Firenze, ha visto giocare pure Dejan Vlahovic e Federico Chiesa. «Osservare Vlahovic - dice - come Gonzalez, Kouamé o Sottil, mi ha fatto imparare tanto». Ora, la Ternana. «Ci siamo sbloccati, ma dobbiamo continuare. C'è un'altra partita difficile. Un passo per volta. A fine girone di andata potremo già avere un quadro più chiaro».

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