La Passeggiata in abbandono: niente bagni, sparite le papere

La Passeggiata in abbandono: niente bagni, sparite le papere
di Aurora Provantini
3 Minuti di Lettura
Giovedì 29 Luglio 2021, 11:36 - Ultimo aggiornamento: 14:53

TERNI «La più bella area verde del centro di Terni lasciata senza servizi igienici è davvero un' esagerazione». Francesco Filipponi, consigliere comunale del Pd, è stanco di segnalare un disservizio tanto grave che si protrae da mesi: «Non c'è Covid che tenga, se un parco come la Passeggiata è aperto deve offrire a chi lo frequenta la possibilità di utilizzare i bagni pubblici, che esistono, si trovano sotto la montagnola e vanno assolutamente riaperti, perché la scusa del Covid non regge».
Aree di questo tipo, che riproducono il paesaggio naturale, con il laghetto, la montagnola, le varie specie arboree (tigli, lecci, pini, il cedri), sono stati sempre popolati da una fauna capace di sedurre i bambini. Anatre, oche e cigni erano parte della Passeggiata, come i pesci rossi e quello strano airone che migrando faceva tappa a Terni, ogni primavera, e che non si è più visto. Prima ancora dell'arrivo della pandemia quei volatili sono stati trasferiti ad Amelia, presso lo zoo del Molino Silla, a causa dei continui atti vandalici che li vedevano vittime di vere e proprie torture, di notte. Con la ripartenza e la riapertura dei giardini, però, le anatre non sono tornate a casa né sono state sostituite. Il risultato è che oggi nessun bambino potrà portare molliche di pane in un sacchetto quando va alla Passeggiata, perché le mangerebbero i piccioni, unici sopravvissuti.
Lo schema urbanistico che fa nascere quel parco dentro la strada dei quartieri aveva l'obiettivo di ospitare grandi eventi all'Anfiteatro Romano, piccoli concerti e matrimoni laici nella chiesa del Carmine. Nel sito del Comune di Terni l'immagine della Passeggiata rimanda a qualche anno fa, a quando c'erano i cigni. Un museo archeologico e botanico a cielo aperto dove hanno trovato sede stabile lesene, capitelli, paraste ed altri reperti provenienti dalla chiesa di San Giovanni Decollato (demolita) che s'affacciava sulla piazza Maggiore (attualmente Piazza della Repubblica). Di particolare interesse due sfingi, una delle quali è diventata una fontanella. Sorti sulle mura cittadine di età Romana, i giardini della Passeggiata sono i più antichi di Terni. A inizio Ottocento rappresentavano uno spazio verde a disposizione del vescovado e si estendevano dall'abside della Cattedrale fino alle mura di cinta. Nel 1846 il vasto appezzamento di terreno fu acquistato dal Comune per metterlo a disposizione della collettività. Nel 1890 Domenico Giannelli, ne curò il progetto di ammodernamento e ristrutturazione. I reperti provenienti dalla chiesa di San Giovanni Decollato si aggiunsero nel 1921, quando il tempio sulla piazza principale di Terni fu abbattuto per far spazio al palazzo delle Poste. Arrivarono anche i bagni pubblici, quelli che oggi sono chiusi per Covid.
«Non possiamo permetterci di avere servizi igienici non in linea con le misure di contenimento del virus», chiarisce Benedetta Salvati, vice sindaco e assessore ai lavori pubblici. «Per riaprirli occorre attuare una serie di procedure legate alla sanificazione dei locali che cercheremo di programmare».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA