Terni, l'eco-asfalto contro lo smog
«Lo stesso effetto degli alberi»

I lavori in via Beccaria
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Domenica 12 Gennaio 2020, 17:21 - Ultimo aggiornamento: 17:27
Per ora si tratta dell'asfalto, ma un domani si potrà parlare anche delle vernici. La lotta allo smog si combatte anche così. «I segnali di attenzione da parte di questa amministrazione sul fronte ambientale sono continui», dice l'assessore Benedetta Salvati (Lega). A lei l'onore del taglio del nastro del nuovo marciapiedi anti-smog realizzato in via Beccaria. Quella di realizzare marciapiedi capaci di contenere le polveri sottili (Pm10) è una storia che a Palazzo Spada si trascina avanti da almeno 15 anni. Per uno strano incrocio del destino, il primo a parlarne fu l'allora assessore all'ambiente Gianfranco Salvati, zio dell'attuale assessora. «Noi però ci siamo riusciti», è la battuta della Salvati che sicuramente lo zio Gianfranco (ex Rifondazione comunista) prenderà con sportività, anche se le distanze politiche tra i due sono evidenti.
Battute a parte, il primo marciapiede anti-smog ha visto la luce. «Nella miscela di cemento delle mattonelle che abbiamo applicato in via Beccaria e che applicheremo in altre zone della città c'è un innovativo additivo che sfrutta il fenomeno della fotocatalisi per l'abbattimento delle sostanze inquinanti». «Le lastre - prosegue l'assessore Salvati, ingegnere ambientale dell'Arpa - che vengono utilizzate, infatti, sono fabbricate con l'aggiunta di un catalizzatore che, reagendo con la luce solare (fotocatalisi) accelera i normali processi di decomposizione degli inquinanti presenti nell'ambiente».
In termini di vantaggi per la qualità dell'aria è stato fatto anche un paragone con gli effetti benefici che producono gli alberi. «Test di laboratorio - prosegue la Salvati - hanno verificato che gli effetti sull'ambiente di una superficie di 1.000 metri quadrati rivestita con cementi contenenti il particolare additivo fotocatalitico, equivalgono a quelli che si otterrebbero piantando 80 alberi sempreverdi o eliminando l'inquinamento prodotto da 30 veicoli a benzina».
LE VERNICI
Il prossimo passo potranno essere le vernici anti-smog che in alcune città vengono utilizzate per contrastare il fenomeno delle polveri sottili. Non è da escludere che Palazzo Spada un domani possa utilizzarle, qualora si dovesse presentare l'occasione.
«Il principio per cui queste vernici funzionano - spiega l'assessora all'ambiente - è lo stesso delle mastre utilizzate in via Beccaria, ossia la presenza di additivi che sfruttano la fotocatalisi. Se dovessimo ritinteggiare la facciata di un edificio comunale - conclude la Salvati - non escludo che potremmo pensare di utilizzare queste vernici».
S. Cap.
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