Perugia, incendi a scuola: studenti 007 per individuare i responsabili. Stretta su alcuni video

Perugia, incendi a scuola: studenti 007 per individuare i responsabili. Stretta su alcuni video
di Michele Milletti
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Giovedì 29 Febbraio 2024, 07:00
PERUGIA - Ricreazione in classe e accessi super controllati ai bagni: a ormai una settimana dal caso degli incendi in contemporanea nelle scuole superiori Capitini e Pieralli, i due presidi continuano a usare il pugno duro con provvedimenti, presi attraverso circolari, volti comprensibilmente a ridurre fortemente la possibilità che tali fatti possano ripetersi.
E se al Pieralli ricreazione in classe e accesso ai bagni «contingentato» è attualmente in vigore «sino a nuove comunicazioni», al Capitini le misure restrittive dovrebbero essere revocate lunedì prossimo con due ma: il primo è che gli insegnanti dovranno comunque segnare nel registro elettronico le uscite degli alunni durante la lezione e il secondo è il ripristino immediato delle restrizioni nel caso di comportamenti nuovamente sbagliati degli studenti, anche in tema di conservazione e pulizia delle classi e delle zone esterne.
Intanto, al Capitini gli studenti non solo condannano quanto avvenuto ma starebbero dando il loro contributo per smascherare i responsabili. In relazione all’episodio avvenuto giovedì 22 febbraio nei locali dell’istituto “Aldo Capitini”, del quale si stanno interessando le forze dell’ordine, i rappresentanti di Istituto e della Consulta provinciale degli studenti hanno elaborato la seguente dichiarazione congiunta. «Con grande amarezza e sconforto noi rappresentanti di Istituto, a nome nostro e di tutti gli studenti dell’ ITET “Aldo Capitini”, ci rivolgiamo a tutta la comunità condannando fermamente quanto accaduto a scuola il 22 febbraio, sottolineando che si tratta di un gesto isolato e sconsiderato di chi in alcun modo non può rappresentare l’identità di un istituto che ha sempre cercato di promuovere il protagonismo degli studenti, la partecipazione responsabile al dialogo educativo, il rispetto delle cose e delle persone, la crescita personale di ogni allievo supportata dal sostegno e dall’ascolto dei docenti».
Ma come detto gli studenti sarebbero anche in azione per fornire alla polizia elementi utili per identificare i responsabili, attraverso la visione dei video che sono stati condivisi. «Quanto accaduto – proseguono gli studenti - è inqualificabile ma siamo tutti uniti e compatti nel ribadire che ci siamo impegnati e ci impegneremo a fondo nel supportare le autorità competenti per l’individuazione dei diretti responsabili e per garantire che questi episodi non si ripetano in futuro mettendo a rischio la sicurezza degli studenti e del personale, e danneggiando la reputazione della scuola».
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