Grifo, la rabbia di Baldini per agganciare il treno che porta in cima

Il tecnico Francesco Baldini
di Corrado Losito
3 Minuti di Lettura
Domenica 3 Dicembre 2023, 07:35
PERUGIA - Ultima chiamata per il Grifo. Tra oggi e il 18 dicembre, data del match contro l’Arezzo, si deciderà buona parte del destino biancorosso. Questione di primo posto naturalmente, se infatti arriveranno dai sette ai nove punti, con il Cesena al Curi il 23 dicembre si potrà spendere il jolly per accorciare. In caso contrario tanto vale cominciare a fare i conti con i playoff. Il tutto in attesa del mercato che per la verità negli ultimi anni non ha di certo rafforzato il Perugia. Francesco Baldini fiuta l’aria e preferisce concentrarsi sulla gara di oggi pur non nascondendo la rabbia per alcuni punti gettati al vento. «Mi scoccia aver fatto tre gol alla Carrarese e averne avuto solo uno convalidato - riconosce il trainer del Perugia- inoltre abbiamo preso anche una traversa contro una squadra tra le più forti, a dirla tutta l’arbitraggio non mi è piaciuto per niente, questo è un rammarico ma la squadra deve comunque crescere sotto porta, a Pineto non avevamo fatto bene ma contro la formazione toscana abbiamo messo in pratica tante cose».
Da valutare alcuni cambiamenti se si eccettua quello obbligato di Iannoni, con in rampa di lancio Torrasi. «Lo stimo moltissimo e nel nostro centrocampo di assoluto valore è fondamentale, lui e Acella hanno pagato l’abbondanza, lo prendo in considerazione: per quanto riguarda Seghetti - aggiunge il tecnico massese - ha saltato parte della settimana ma adesso ha bisogno di recuperare, va migliorato come condizione soprattutto dal punto di vista fisico». A proposito di Seghetti va rimarcata la crescita come prima punta. «Se uno lo vede come costituzione fisica sembrerebbe un esterno invece con il tempo ho capito che può fare la prima punta alla Mertens per capirci, mi hanno ingannato la sua velocità e il suo fisico, una volta che lo abbiamo avvicinato alla porta ha dimostrato tutto il suo valore, deve giocare in quel ruolo».
Due battute sull’avversario, per nulla agevole per quanto alla portata.«Si chiudono molte bene - spiega Baldini - non credo che cambieranno modulo, sono bravi a giocare sulle ripartenze, siamo però concentrati su quello che dobbiamo fare noi, non bisogna avere fretta altrimenti faremmo il loro gioco, voglio verticalizzazioni ma senza esagerare». Fondamentale il lavoro mentale su una squadra che ha bisogno di crescere.
«Quello che ci lega è la voglia di fare bene, ci mancano dei dettagli ma in questa settimana i ragazzi hanno lavorato bene - spiega Baldini prima di specificare- devono trovare la forza di portare in campo quello che fanno in allenamento, lavorano perfettamente mettendo in pratica quello che chiedo loro non dimentichiamoci che abbiamo giocatori che sul piano tecnico hanno grandi qualità».
A proposito di doti tecniche, inevitabile una battuta sul Cesena leader del torneo con la Torres. «La differenza la fa la continuità, i romagnoli lo scorso anno sono arrivati vicini alla promozione e Domenico Toscano ha lavorato per due anni con quei giocatori ma noi dobbiamo accelerare, il nostro è un gruppo forte inizialmente credevo che fossimo da sesto posto ma bisogna fare meglio, meritavamo tre o quattro punti in più vedi Carrarese e qualche errore di troppo». 
Formazione con qualche ballottaggio soprattutto in mezzo e in prima linea. Spazio quasi sicuramente al 4-3-3. Davanti ad Adamonis dovrebbero agire Mezzoni, Angella, Vulikic e Bozzolan. In mediana con Bartolomei metronomo, ci saranno Santoro e uno tra Kouan e Torrasi, in attacco nonostante la non perfetta condizione fisica, Seghetti dovrebbe partire dall’inizio insieme a Ricci e Ryder Matos. Qualche chances per Lisi ma a gara in corso. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA