Decollo-Olbia, così il Grifo è tornato in volo

L'esultanza di Vazquez
di Antonello Ferroni
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Lunedì 8 Aprile 2024, 08:20

PERUGIA Missione compiuta come meglio non si poteva. La settimana di avvicinamento al match con l’Olbia, facile solo sulla carta e ricco di insidie, ha riportato al Curi un Grifo voglioso di riscatto dopo la beffa di Carrara nonché trasformato nella sua struttura offensiva, con il 3-4-3 che diventa 4-2-3-1 nella fase offensiva provato a lungo in settimana da Formisano.

E che ha ben funzionato, tanto che il Perugia – pur privo di gente come Dell’Orco, Lewis, Sylla e Seghetti - ha chiuso la pratica già nel primo tempo creando una quantità di occasioni e sciorinando gioco in velocità come forse mai era accaduto in questo campionato, zeppo invece di vittorie risicate o mancate. Che le vie del gol siano queste non ci possono essere dubbi, anche se è chiaro che serviranno controprove contro altre difese rispetto a quella dei sardi fanalino di coda. Che intendiamoci, forti della panchina fiammante dello zemaniano Biagioni e venuti a giocarsela, hanno rischiato di segnare per primi. Dopo 9’ infatti l’esperto Dessena ha sfruttato una ripartenza di Catania sulla destra battendo col piattone a colpo sicuro, palla sulla traversa piena e fuori. Il pericolo scampato ha scosso i grifoni, che hanno iniziato a frullare metri e avversari sfruttando le catene sulle fasce e portando a folate molti uomini insieme nell’area avversaria.

Ci hanno provato un po’ tutti. Iannoni in forma smagliante (11’ tapin sul fondo da posizione decentrata), Agosti (13’ destro sul fondo), Ricci (20’ assalto tambureggiante, tiro di Agosti rimpallato sull’ex reggino al quale Van der Want ha chiuso lo specchio) fino all’inevitabile gol del vantaggio. Merito del quale va ascritto anche a Paz e Mezzoni, il cui affondo in tandem sulla destra ha portato all’assist all’indietro dalla linea di fondo sul quale Vazquez si è prodotto in un tapin col piattone che ha superato Van der Want.

L’argentino, per la prima volta ai suoi livelli dopo l’infortunio, si è dimostrato affamato di gol anche al 31’, andando a svettare sul cross di Bozzolan con la palla deviata dal portiere che ha incocciato il palo. Un bel destro in controtempo di Agosti (40’) ancora sul portiere ha fatto da preludio al bellissimo bis, un gol che Iannoni consegna alle cineteche e potrà raccontare ai nipotini (46’): break in anticipo del centrocampista e palla per Ricci nella propria metà campo, quindi per Agosti che di prima ha lanciato in verticale sulla fascia lo stesso Iannoni. Uno spettacolo vederlo partire, superare il diretto marcatore in velocità, rientrare sul destro, dribblare portiere e due marcatori mandandoli a vuoto nonché depositare il destro secco nell’angolino. Roba da grandi, che per inciso ha chiuso il match.

Tanto è vero che la ripresa è stata più sonnacchiosa. Il Perugia, forte del doppio vantaggio e conscio della sua solidità, ha atteso il 21’ per trovare il terzo gol grazie ad un rigore guadagnato dal solito Vazquez: scambio veloce Lisi-Torrasi e palla in verticale per l’argentino, che ha stoppato prima di essere steso dal neoentrato Incerti. Dal dischetto è stato Ricci a trasformare col mancino nell’angolino (22’). Da lì alla fine è stata accademia con qualche applauso per l’indimenticato ex Bianchimano e l’attesa del finale di Recanati, dove un altro ex di quella promozione che di nome fa Melchiorri ha steso la Carrarese (addirittura 4-1 con un suo gol) riaprendo di fatto i giochi per il terzo posto che ora dista 3 punti. Meglio di così…

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