Foligno, rifiuti: ora spunta Orvieto e il sindaco Zuccarini va alla guerra

Foligno, rifiuti: ora spunta Orvieto e il sindaco Zuccarini va alla guerra
di Giovanni Camirri
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Mercoledì 16 Dicembre 2020, 16:26

FOLIGNO - La partita è delicata. E visto che ci sono i rifiuti(e le tasche dei cittadini di mezzo) diventa delicatissima. È delicata perché Foligno, e l’intero comprensorio coperto dal servizio della Vus (Spoleto e Valnerina), non sa più dove smaltire i rifiuti. La discarica spoletina di sub ambito, Sant’Orsola, è di fatto esaurita. Gli esperti indicano una capacità residua di tre-quattromila tonnellate. Ma per il 2021 (cioè domani) dovranno iniziare, secondo una delibera dell’Auri, i viaggi in quattro discariche dell’Umbria per evitare l’emergenza. Quei rifiuti vanno già a Belladanza (Città di Castello) a prezzi ragionevoli. Ma Belladanza deve servire il sub ambito di riferimento in prima battuta. E il rischio esaurimento è più vicino se i rifiuti arrivano da un’altra realtà della regione. Così il piano dell’Auri ipotizza che i rifiuti della mai nata terza provincia vengano in parte portati a Belladanza, in parte a Borgogiglione (Magione, discarica dove smaltisce il comprensorio del perugino), in parte a Colognola (Gubbio) e in parte a Le Crete (Orvieto). E qui la partita si scalda perché il sindaco Stefano Zuccarini non vuole i viaggi a Orvieto. Teme una ripercussione sulle bollette visto che più si portano a smaltire lontano da dove i rifiuti vengono prodotti e più i costi si impennano.

Così il sindaco, in cda Auri, si è fatto sentire. Trovando una sponda nella sindaca di Orvieto Roberta Tardani che l’idea di ricevere rifiuti non made in provincia di Terni non la vede di buon occhio. Già i costi. Secondo quello che filtra l’eventuale impennata sulle bollette dei rifiuti di folignati e cugini spoletini non sarebbe drammatica: un uno per cento in più. Ma le mosse di Zuccarini hanno una logica sulla partita politica dei rifiuti, che si giocherà una volta che avrà finito i lavori il Comitato tecnico scientifico varato dalla Regione per dare una linea a piano e nuova legge. Intanto si deve gestire il quotidiano. E il quotidiano con le discariche in esaurimento come l’Auri ha già indicato a inizio estate alla Regione, è una campo minato. Se Sant’Orsola è praticamente chiusa, si avviano a fine carriera anche Belladanza e Borgogiglione oltre che Colognola. Così si apre un altro scenario. Quello che i tecnici chiamano riprofilatura ma per dirla facile significa ampliamento. Giusto per dire la situazione: Belladanza è data in esaurimento a fine 2022 e Borgogiglione qualche mese dopo. Ecco perché la partita è calda.

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