Foligno, Quintana: «Io perugina stregata dalla Giostra e dal rione Morlupo»

Michela Cerbini
di Giovanni Camirri
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Mercoledì 7 Settembre 2022, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 15:45

FOLIGNO - Bellezza. È la parola d’ordine che segna la Quintana settembrina del rione Morlupo, guidato dal priore Elisabetta Maggi Leoncilli Massi. Bellezza che tocca l’evento del 12 settembre a Palazzo Trinci per ricordare Walter Crucianelli, maestro di acconciature e storico rionale del Morlupo. Bellezza che  tocca lo spettacolo barocco che permea ogni aspetto del rione dalla tavola, alla cartolina da collezione firmata Stefano Emili, alla brochure fino ai costumi. Un bellezza che raggiunge l’apice con la prima dama, la splendida Michela Cerbini, perugina doc innamorata della Quintana e rionale verace del Morlupo che si racconta a Il Messaggero.
Come inizia l’esperienza con la Quintana?
«Tutto inizia nel 2014. Lavoravo a Foligno e andai  a farmi i capelli dal grandissimo Walter il quale, ad un certo punto mi disse ‘perché non sfili alla Quintana?’. C’era il Gareggiare dei Convivi e fui inviata a giudicare la serata del Morlupo. Tre giorni dopo  venni fatta sfilare col rione».
Da allora sono passati 8 anni.
«Si sono 8 anni pieni dove la passione è cresciuta sempre di più. Ho servito a tavola, ho svolto altri ruoli all’interno del Morlupo ed ora sfilo come prima dama. È una bella e grande soddisfazione che ripaga anche l’impegno verso il rione stesso che fa vivere emozioni importanti e un clima che ripaga dei sacrifici che si fanno per il lavoro, gli spostamenti da Perugia a Foligno e viceversa e la famiglia». 
Insomma, una perugina innamorata della Quintana.
«Certamente. Superate le piccole, e immaginabili, difficoltà legate alla storia delle due città, sono stata accettata e la passione è cresciuta sempre di più. È una passione talmente emozionante che continua a crescere giorno dopo giorno».
Come racconterebbe questa passione per la Giostra della Quintana?
«Per capire bisogna vivere il rione, vivere la Giostra. Prima venivamo in taverna se così si può dire da turisti. Poi l’ingresso al Morlupo, la Sfilata, quell’incontro con Walter e soprattutto quel silenzio totale quando i binomi affrontano la statua della Quintana è magia pura. È un silenzio magico che spiega la Giostra della Quintana. C’è una competizione, ma tutti rispettano chi in quel momento sta calcando la pista. Poi c’è l’accoglienza piena al rione che fa ancor di più la differenza».
Quale è il segreto per approcciarsi alla Quintana?
«Direi sicuramente l’umiltà con la quale mi sono presentata al rione facendomi conoscere ed apprezzare per ciò che sono e per come sono». 
La Quintana è l’unica esperienza con le manifestazioni storiche?
«No. A Perugia partecipo a 1416 con il rione di Porta Eburnea ed è  anche quella una esperienza interessante».
Qualche giorno fa il rione Morlupo ha pubblicato, sul suo profilo Facebook, un post in cui si legge: «Sarà Michela Cerbini la splendida prima dama del Rione Morlupo per l’edizione della Giostra della Rivincita 2022.  Non si tratta di un debutto per lei: approdata quasi per caso al Rione Morlupo come dama nel 2014 negli anni è diventata una contradaiola a tutti gli effetti, partecipando alla vita rionale con passione e dedizione».

Un' esperienza davvero interessante, quella di Michela Cerbini, che racconta, qualora servisse ricordarlo, che quando si fa squadra e si lavora tutti insieme per un obiettivo comune, non ci sono confini. Insomma, l’obiettivo comune è fare festa e riaqcquisire la normalità, compresa quella dello stare insieme, rallentata dalla pandemia così da poter dar corpo ad una sostanziale ripartenza. L’obiettivo della Rivincita del 18 settembre è proprio questo: ritorno alla normalità con la Quintana della tradizione. E come ricorda il Bando di Giostra: “la concordia e l’amor de la Cittade tutta son pur Vittoria e bella e grande!”

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