Nel corso della riunione sono state date tutte le informazioni relative al protocollo sanitario finalizzato alla precoce individuazione di eventuali infezioni secondarie al caso indice. «In tali casi infatti con un semplice testo cutaneo (intradermoreazione secondo Mantoux) – spiega il dottor Franco Santocchia, responsabile del Dipartimento di Prevenzione, S.C. Igiene e Sanità Pubblica dell’UslUmbria 2 - si è in grado di individuare soggetti positivi per i quali si procede ad una profilassi antibiotica in grado di prevenire la malattia. Subito sono iniziati i test sui soggetti del gruppo classe e sugli operatori scolastici che potrebbero avere avuto contatti stretti e pertanto a rischio di infezione. Ma i contatti sporadici – aggiunge - non sottintendono infatti rischi: la malattia seppur contagiosa si trasmette solo a seguito contatti stretti e prolungati in ambienti confinati e poco areati. Il test comunque consente di fare precoce diagnosi di infezione e la profilassi antibiotica di evitare la malattia». La sorveglianza sanitaria proseguirà fino alla ripetizione dei test che, come da linee guida, saranno eseguiti dopo circa due mesi.
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