Strage Sydney, giovane madre uccisa: ha protetto con il corpo la figlia neonata che si salverà

I presenti hanno cercato di tamponare le ferite della bimba pugnalata allo stomaco

Strage Sydney, giovane madre uccisa: ha protetto con il corpo la figlia neonata che si salverà
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Sabato 13 Aprile 2024, 16:06 - Ultimo aggiornamento: 23:57

Strage al Bondi Junction Westfield, un enorme centro commerciale di sei piani nella periferia est di Sidney. Nel primo pomeriggio un uomo di una quarantina d'anni ha accoltellato a morte sei persone, cinque donne e un uomo, e ne ha ferite altre otto, tra cui un neonato di nove mesi, colpito allo stomaco.

Solo il coraggio di una agente di polizia, che lo ha prima bloccato e poi colpito a morte, ha fatto sì che il bilancio della tragedia non fosse ancora più pesante.

Secondo gli inquirenti, non si tratterebbe di un attentato terrorista: dalle prime testimonianze l'aggressore, già noto alla polizia, avrebbe agito da solo, attaccando le sue vittime in modo casuale, senza alcun movente ideologico. 

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Sydney, strage al centro commerciale

Tutto è accaduto verso le 15.30 locali dentro il popolare shopping center, in quel momento molto affollato: l'aggressore, con addosso una maglietta nera e gialla di una squadra del campionato australiano di rugby e calzoncini sportivi, è uscito dal centro per poi rientrare poco dopo con una grande lama tra le mani, muovendosi con calma glaciale. "Camminava come se stesse mangiando un gelato nel parco", ha raccontato un testimone a una tv locale. Quindi, all'improvviso, ha iniziato a pugnalare chi gli stava vicino, in modo assolutamente casuale, provocando il panico generale. Secondo alcune testimoni, tra i corpi rimasti a terra, ci sarebbero quelli di due uomini della sicurezza. In preda al terrore centinaia di persone hanno cominciato a urlare e a correre per cercare riparo nei negozi o in qualsiasi angolo sicuro. Alcuni di loro hanno preso degli scatoloni, quelli usati per le merci, per creare barricate in modo da proteggersi. In quei momenti così concitati, come si vede in alcuni video del circuito interno che circolano in rete, alcuni clienti coraggiosi hanno tentato di bloccare l'aggressore. Uno di loro lo ha affrontato con una mazza, mentre l'uomo saliva le scale mobili. Altri video mostrano l'aggressore vagare apparentemente senza meta, prima camminando, poi di corsa, mentre le persone lo tengono a distanza.  

 

Durante quei lunghissimi minuti di paura, anche i negozianti sono riusciti a limitare la portata della minaccia, chiudendo rapidamente le porte dei loro locali e aiutando così le persone a nascondersi. Poi un'agente di polizia in servizio nel luogo della strage lo ha seguito e gli ha sparato quando l'uomo ha cercato di accoltellare anche lei. In pochi minuti la sua foto, mentre blocca l'attentatore, ha fatto il giro del web e in rete c'è già chi chiede che le venga conferito l'Ordine di Australia, una delle massime onorificenze nazionali. "E' certamente un'eroina: non c'è alcun dubbio che il suo coraggio abbia salvato molte vite umane", ha commentato a caldo il premier australiano Anthony Albanese.

Da ricordare che l'Australia ha adottato leggi molto severe sul possesso di armi dopo che un uomo uccise 35 persone e ne ferì altre 23 nel 1996, in Tasmania. Oggi il Paese è sconvolto come allora, e segue con apprensione le condizioni di salute degli otto feriti, soprattutto quelle del più piccolo tra loro, un neonato di nove mesi. Sua madre è una delle vittime e lui versa ancora in condizioni critiche, dopo un'operazione all'addome. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha fatto sapere che "non risultano italiani tra le vittime". La Farnesina sta comunque monitorando la situazione, mentre tutto il mondo ha espresso cordoglio, soprattutto nel Regno Unito, con i membri della famiglia reale che hanno diffuso una nota. "Mia moglie ed io - ha scritto re Carlo, capo di Stato del Paese del Commonwealth - siamo rimasti completamente scioccati e inorriditi nel sentire del tragico incidente di accoltellamento a Bondi. I nostri cuori sono con le famiglie e i cari di coloro che sono stati brutalmente uccisi durante un attacco così insensato". 

La mamma eroica

La furia omicida a Sydney ha ucciso anche una giovane mamma che ha cercato di proteggere la sua bimba di appena nove mesi. La neonata è stata accoltellata e sta ricevendo le cure dei sanitari ma la sua mamma risulta ufficialmente tra le sei vittime della strage che sta sconvolgendo l'Australia. La donna di 39 anni è morta dopo essere stata pugnalata da un uomo armato di coltello che ha scatenato il panico in un centro commerciale di Sydney e poi è stato neutralizzato dalla polizia.

Si chiama Ash Good la 39enne morta a seguito dell'attacco al centro commerciale di Sydney per salvare Harriet, la figlia di nove mesi. Come raccontato da alcuni testimoni, per proteggere la sua bambina la donna l'avrebbe poi affidata a un passante, diventato ora un eroe. L'uomo, visibilmente scosso, ha detto di aver usato i vestiti di un negozio per cercare di fermare l'emorragia del bambino. «La mamma è venuta con la bambina e me la ha lanciata. L'ho semplicemente aiutata tenendo in braccio la bambina e cercando di comprimere le sue ferite», avrebbe detto l'uomo, secondo il Daily Mail.

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