Foligno, carabiniere aggredito in un ristorante nelle Marche mentre interviene per difendere una donna

Foligno, carabiniere aggredito in un ristorante nelle Marche mentre interviene per difendere una donna
di Giovanni Camirri
2 Minuti di Lettura
Domenica 14 Gennaio 2024, 06:30
FOLIGNO - Carabiniere aggredito mente tenta di calmare un uomo che stava aggredendo verbalmente la cassiera di ristorante. Quella che doveva essere una serata spensierata s’è trasformata in caos con tanto di aggressione e successivo arresto. Tutto è accaduto a Corridonia, nelle Marche, all’interno di un ristorante. In quel locale stavano cenando, liberi dal servizio, un carabiniere in forza alla Compagnia di Foligno, guidata dal maggiore Giuseppe Agresti, e nello specifico alla Sezione Radiomobile e un altro che lavora alla Stazione di Valfornace in provincia di Macerata.  In quel contesto, un 50enne della zona andando alla cassa per pagare ha iniziato a dare in escandescenza inveendo contro la cassiera. Tutto sarebbe legato al fatto che l’uomo, probabilmente in preda ai fumi dell’alcol, non riusciva a pagare il conto utilizzando il bancomat e non aveva nemmeno contanti sufficienti per dare seguito al pagamento. I militari si sono accorti che la situazione stava degenerando e, senza alcun tentennamento sono intervenuti, identificandosi e chiedendo cosa stesse accadendo. A quel punto, stando alla ricostruzione dei fatti, il 50enne s’è accanito anche contro di loro, prima con le parole, indirizzando ai due insulti vari e minacce di morte, e poi con le mani, con spintoni e botte in testa.  Intanto la cassiera ha allertato il 112, e in breve al ristorante è arrivata la pattuglia della stazione carabinieri di Corridonia. A quel punto l’uomo è stato bloccato e identificato. Mentre il maceratese continuava a urlare e inveire, è emerso che tutta la vicenda sarebbe scaturita dal fatto che il 50enne non aveva abbastanza soldi per pagare il conto, e questo probabilmente lo aveva innervosito. Alla fine a suo carico è scattato l’arrestato per le ipotesi di reato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, e messo ai domiciliari. In sede di udienza il difensore del maceratese ha chiesto il patteggiamento della pena, concordata col pubblico ministero, a quattro mesi e 15 giorni, convertiti in un periodo di lavori di pubblica utilità.  Un gesto davvero importante, quello compiuto dalla coppia di carabinieri liberi dal servizio, che racconta ancora una volta la vicinanza degli appartenenti all’Arma nei confronti dei cittadini a tutela della sicurezza delle comunità locali. Un intervento, quella dei due carabinieri liberi dal servizio, che ha permesso di fermare un soggetto particolarmente esagitato contribuendo materialmente al suo fermo e al successivo arresto. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA