IL PUNTO
“È stata una decisione non semplice – spiega Simone Favaroni vertice della manifestazione – ma non si poteva fare diversamente. Garantire il distanziamento tra bambini e pubblico e tra gli stessi bambini protagonisti della nostra Quintanella non è semplice. Non lo è, soprattutto, dal punto di vista della condivisione dei valori che portiamo avanti come manifestazione. Tenere i bambini distanti mentre vivono la loro festa, pur se fatto necessario e obbligo imprescindibile, ci ha spinto verso la decisione di annullare l’edizione di ottobre della Quintanella. Non tutto, però slitterà di un anno. Stiamo infatti ragionando, sempre nel massimo rispetto di leggi e regolamenti, sul come poter realizzare alcuni eventi collaterali alla gara al campo. Penso ad esempio alla gara del dolce o il Cantaquintanelliere, la gara di canto riservata ai più piccoli. Eventi che ci permetteranno di mantenere viva la tradizione e di rendere meno complessa l’attesa per il 2021. In cantiere abbiamo diversi progetti – prosegue Favaroni – che ufficializzeremo man mano così da dare informazione a tutti rispetto a ciò che si andrà a realizzare. L’invito che rivolgo a tutti è quello di non demordere. Nel 2021 realizzeremo una grande edizione della Quintanella di San Giovanni Profiamma che ci ripagherà anche di questa lunga attesa dovuta alle necessità legate alle conseguenze – conclude - dell’emergenza coronavirus”. Una scelta non solitaria, quella che viene da San Giovanni Profiamma. Anche altre manifestazioni, tanto in Umbria quanto in altre realtà, hanno deciso lo slittamento di una anno dei rispettivi eventi.
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