Fiorello e VivaRai2 via da Roma? Il sindaco di San Venanzo: «Ospitiamo noi il programma»

«San Venanzo si candida. La Rai porti il programma da noi»

Fiorello e VivaRai2 via da Roma? Il sindaco di San Venanzo: «Ospitiamo noi il programma»
di Monica Riccio
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Sabato 15 Luglio 2023, 00:45 - Ultimo aggiornamento: 16 Luglio, 13:08

A Roma, in via Asiago, Fiorello e il suo “VivaRai2” non sono più i benvenuti. Il popolare conduttore e il suo programma mattutino delle 7.15 sono stati in pratica sfrattati dal luogo che in questi anni è stato un po' lo studio televisivo on-the-road della redazione del format perché, a quanto pare, la gente che ci vive non ne può più delle alzatacce (i lavori pre diretta inizierebbero alle 5 della mattina) e del rumore (e del traffico) che la trasmissione inevitabilmente generava nella via. Fiorello, da parte sua, e con lui la Rai, ha salutato tutti e si è anche scusato per il caos generato. E, a quanto pare, sarebbe in cerca di una nuova location.

Ma se le vie della Capitale non vogliono ospitare la trasmissione mattutina di Fiorello perché disturbano la “quiete quotidiana”, perché non spostare tutto, baracca e burattini e andare a fare la diretta del programma in un piccolo borgo dell'Umbria? L'idea, anzi la provocazione, l'ha lanciata Marsilio Marinelli, il sindaco di San Venanzo, borgo dell'Orvietano, proponendo sui social il comune che amministra come nuova location per Fiorello & c.: «In questi giorni si è fatto un gran parlare del fatto che la trasmissione di Fiorello “VivaRai2” non si farà più in diretta da Roma in via Asiago a causa delle proteste dei cittadini infastiditi dal troppo caos generato dalla trasmissione – scrive Marinelli - allora cosa c'è di meglio di una piazza di un comune dell'Umbria dove la vita scorre lenta, tranquilla? San Venanzo si candida. La Rai porti il programma da noi – continua il sindaco – Casciari è umbro, magari gli farà piacere, abbiamo un bellissimo parco immerso nel verde, quale miglior posto? A noi non spaventa alzarci presto, anzi – afferma il primo cittadino di San Venanzo – e poi Fiorello potrebbe anche decidere di rendere il programma itinerante, un mese da noi, un mese in un altro borgo.

Noi siamo pronti, siamo qua e se vuole lo accogliamo a braccia aperte». 

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