Fallimento Dentix, un milione di euro di lavori non fatti. Ecco i conti dei clienti umbri beffati

Fallimento Dentix, un milione di euro di lavori non fatti. Ecco i conti dei clienti umbri beffati
di Michele Milletti
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Lunedì 2 Novembre 2020, 09:30

PERUGIA - Un milione di euro di danni. Ovvero di lavori non terminati, ma anche di lavori pagati e mai cominciati. Parlando di denti, la cosa è particolarmente delicata e dolorosa. Perché ci sono persone che hanno passato l’intero lockdown con lavori odontoiatrici da portare a termine.
Persone che hanno aspettato la riapertura di maggio delle cliniche Dentix a mani giunte per chiudere una volta per tutte le problematiche di cui hanno sofferto per settimane, e persone che in quella riapertura hanno visto l’inizio di lavori che avevano già pagato o iniziato a pagare.
E invece ecco quelle cliniche non riaprire e rimandare il post lockdown di settimana in settimana. Voci registrate informavano le decine di persone che regolarmente telefonavano ai centralini che si stavano risolvendo alcuni problemi, e assicurare che nel giro di qualche giorno il problema sarebbe stato risolto.
E invece era solo l’annuncio del finale della storia: la dichiarazione di fallimento della Dentix Italia, consorella della casa madre spagnola già da mesi avviata al fallimento, e l’impossibilità ormai conclamata per centinaia di persone di portare a termine quanto cominciato prima di marzo.
Impossibilità che diventa, giustamente, voglia di rifarsi sulla Dentix almeno a livello di vedersi ridate indietro le cifre investite per delle operazioni necessarie per la propria salute. Di più, vista la possibilità di fare pagamenti rateizzati a determinate condizioni, ecco che molte persone hanno pensato in pratica di far curare tutta la famiglia per importi anche di qualche decina d’euro.
Sono ottocento, gli umbri clienti della Dentix. La maggior parte dei quali si sono impegnati per cifre importanti e per un volume d’affari (e di lavori non fatti) che si inquadra sul milione di euro.
E se da un lato una delle problematiche principali è stata fin da subito bloccare le rate dei finanziamenti accesi anche prima di iniziare gli interventi e che le finanziarie avevano già iniziato ad addebitare a persone che dovevano ancora essere operate o con i lavori odontoiatrici iniziati e non finiti, un altro problema era per coloro che avevano pagato tutto il lavoro anche se non era stato completato e che avevano problemi a far causa alla Dentix. Con la dichiarazione di fallimento, queste persone avranno nel corso del procedimento possibilità di vedersi riconosciuti i propri diritti. Il tribunale di Miliano ha fissato al 17 febbraio prossimo l’udienza per l’esame dello stato passivo davanti al giudice Francesco Pipicelli. «Così saranno più tutelati anche i consumatori che fin qui non avevano avuto risposte positive da alcuni istituti per lo stop alle rate» dice l’avvocato Damiano Marinelli, presidente di Unione consumatori Umbria. Anche i circa 20 dentisti che hanno lavorato nei tre studi umbri saranno tra i creditori.

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