Umbria verso il giallo, curva dei contagi mai così bassa da ottobre

Umbria verso il giallo, curva dei contagi mai così bassa da ottobre
di Fabio Nucci
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Sabato 17 Aprile 2021, 08:40

PERUGIA - L’Umbria continua il suo percorso di avvicinamento verso la zona gialla che dal 26 aprile, pur rafforzata, dovrebbe riapparire in alcune regioni. Ce la stanno accompagnando i numeri Covid che, come sottolineato dalla governatrice Donatella Tesei, «ci consentono di sperare». Anche i parametri della Cabina di regia disegnano una situazione più tranquilla pur con una classificazione del rischio moderata, al pari della valutazione di impatto. Per la prima volta da metà ottobre, intanto, si registra il numero più basso di casi settimanali, 822, e solo sei comuni sono da “zona rossa”. Tre di questi, sono della Valnerina, dove la pressione del virus continua a spingere, con tre dei cinque decessi segnalati ieri di pazienti residenti a Norcia.
Dopo 4-5 giorni di stasi, la curva epidemica ha ripreso il suo trend discendente, sostenuto da un numero medio di casi giornalieri che nell’ultima settimana si è mantenuto sotto 120 (ieri 133) e il dato dei sette giorni, 822, è il più basso dal 12 ottobre (777). «I numeri ci consentono di sperare per il 26 aprile», ha detto la presidente con riferimento alla possibilità che la regione possa essere classificata “giallo rafforzato”, procedendo quindi alle prime riaperture. «Anche ieri (giovedì, ndr) come Conferenza delle Regioni abbiamo condiviso i protocolli per le riaperture e fatto proposte al Governo. Se, come auspichiamo, c’è questa possibilità, abbiamo le condizioni per poterlo fare». La prospettiva di poter riaprire i ristoranti, almeno all’aperto, è stata accolta con favore dalla categoria. «Vedremo nel dettaglio il provvedimento del governo – dice Romano Cardinali, presidente Fipe Umbria Confcommercio – ma l’annuncio del premier Draghi è un importante passo in avanti verso l’uscita dal tunnel. Speriamo di poter vedere al più presto tale luce».
Proiettano l’Umbria verso il “giallo” anche i parametri e le stime della Cabina di regia, relativi alla settimana 4-11 aprile. I focolai sono in discesa a 167 (-14) così sono rientrate le percentuali di occupazione dei posti letto in area medica (33%) e critica (31%). Negli ultimi giorni le terapie intensive sono scese ulteriormente e ieri il totale era 34, pari al 24% di occupazione, ma con tre ingressi giornalieri nei vari reparti umbri. La valutazione d’impatto, considerando anche i ricoveri ordinari e l’impegno comunque ancora consistente del sistema di sorveglianza, resta moderata così come la classificazione del rischio, mentre la valutazione della probabilità di impennata nei ricoveri resta bassa. Anche l’indice Rt è in calo, con la stima scesa a 0,84 così come cresce al 96,3% la capacità di monitoraggio. Unico dato in salita, il numero dei casi non associati a catene epidemiche note: da 309 a 317, pari al 16,4% del totale dei casi certificati nei 14 giorni (1.933, -17%).
Tra i focolai degli ultimi giorni, resta “vivo” quello di Preci divampato dopo la celebrazione della domenica delle Palme, a seguito della quale il parroco è risultato positivo. Incidenza settimanale in salita anche a Scheggino e Norcia dove ieri si sono registrati tre dei cinque decessi (gli altri di pazienti residenti a Bevagna e Terni). Con la Valerina sotto pressione, parametri da “zona rossa” a Gubbio, Bettona e Citerna, in risalita a Tuoro sul Trasimeno, in calo a Narni. A livello regionale, il dato è sceso vicino a 90 e anche in provincia di Perugia, l’incidenza cumulativa è tornata sotto i 100 casi ogni 100mila abitanti.
Tornando ai parametri della Cabina di regia, in lieve calo l’incidenza dei tamponi positivi (escluso il retesting) che nella settimana di osservazione è passata dall’11,5 all’11,1%.

Lo screening prosegue al ritmo di 600/700 persone testate al giorno, con l’incidenza dei casi positivi che, considerando la media mobile settimanale, è scesa sotto il 20%. In calo anche il tasso di positività dei tamponi molecolari (ieri 2.473), la cui media mobile è tornata sotto il 5%.

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