Covid, le riaperture in zona gialla: dal 26 aprile a cena fuori e via libera a teatri, cinema e calcetto. A metà maggio ok agli stabilimenti balneari

Covid, le riaperture in zona gialla: dal 26 aprile a cena fuori e via libera a teatri, cinema e calcetto. A metà maggio ok agli stabilimenti balneari
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Sabato 17 Aprile 2021, 01:39 - Ultimo aggiornamento: 10:07

Arriva la road map delle riaperture e dal 26 aprile torna la zona gialla. Via libera, perciò, agli spostamenti tra Regioni dello stesso colore, mentre ci vorrà un “pass” per andare in aree di colore diverso. E via libera alle scuole superiori senza Dad al 100% e anche ai bar e ristoranti con tavoli all’aperto pure la sera. Per gli altri locali la data della “liberazione” scatterà il 1 giugno. Come per le palestre.


Il calendario delle riaperture, che verrà definito la prossima settimana con un decreto, è stato varato al termine di una lunga e tesa trattativa. «Si può guardare al futuro con prudente ottimismo», ha detto Mario Draghi, «il governo ha preso un rischio ragionato in base ai dati dell’epidemia che sono in miglioramento.

Ma ora i cittadini, a maggior ragione, dovranno rispettare il distanziamento e indossare la mascherina». «È stata scelta la strada della gradualità», ha aggiunto il ministro della Salute, Roberto Speranza, «al momento però non possiamo indicare una data “X” in cui finiranno tutte le restrizioni, grazie al vaccino però andiamo verso una stagione del tutto diversa».

(cliccate sul grafico per espanderlo)


DOVE IL VIA LIBERA
In base all’attuale curva dell’epidemia l’allentamento delle misure anti-Covid riguarderà Lazio, Umbria, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Basilicata, Molise, Piemonte, Veneto, Liguria, Trentino Alto Adige. Siccome però a decretare il colore delle Regioni sarà il monitoraggio di venerdì prossimo, altre aree potranno ottenere il via libera, tranne (probabilmente) Campania, Sardegna, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta che dovranno attendere una o due settimane.


LA SCUOLA
Per il governo è una «priorità» riportare tutti gli studenti nelle aule. E dal 26 maggio nelle zone gialle e arancioni tutti gli studenti delle superiori, oltre a materne, elementari e medie, torneranno a scuola. Nelle zone rosse alunni in presenza fino alla terza media e al 50% nelle superiori. I presidi però protestano, sostengono che non ci sono garanzie sul trasporto pubblico locale e che manca un piano per lo screening con tamponi veloci.


LE UNIVERSITÀ
Da maggio si intensificheranno lezioni, sessioni di esami e di laurea in presenza. Le università si stanno organizzando per riaprire anche in base alla capienza delle sedi.


PASS E SPOSTAMENTI
Dal 26 aprile via libera agli spostamenti tra Regioni dello stesso colore. Per andare in aree arancioni o rosse ci vorrà un pass, un certificato sul modello europeo, che dimostrerà di essere stati sottoposti al vaccino, oppure di avere fatto un test anti-Covid in un «arco temporale ancora da definire» (probabilmente nelle 48 ore precedenti) o di aver avuto il Covid e di essere guariti.


BAR E RISTORANTI
Sempre dal 26 aprile e sempre in zona gialla riapriranno fino alla sera tutti i bar e i ristoranti con tavoli all’aperto. Gli altri - si diceva - dovranno attendere il 1 giugno e potranno aprire esclusivamente a pranzo. Dovrebbero arrivare nuove linee guida, quelle attuali prevedono che la distanza tra i tavoli all’aperto sia di almeno un metro, la prenotazione (per i ristoranti) obbligatoria, il menu in formato digitale o plastificato e la misurazione della temperatura ai clienti al momento dell’arrivo.


CINEMA E TEATRI
Nella stessa data tornano in attività cinema, teatri e i musei anche nel week-end. Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha ottenuto dal Cts che la capienza massima passasse dal 25 al 50%, con un limite di 500 spettatori al chiuso e mille all’aperto. Sembra escluso l’obbligo del tampone, mentre il biglietto dovrà essere acquistato on-line.


PALESTRE E PISCINE
Le palestre che hanno spazi all’aperto potranno riaprire il 26 aprile, le altre dovranno attendere il 1° giugno. Per le piscine all’aperto la data del via libera è il 15 maggio, quelle al chiuso dovrebbero riaprire il 1° giugno assieme alle palestre. Anche in questo settore andranno definite nuove linee guida, ma è probabile che le palestre dovranno svolgere lezioni individuali e accogliere i clienti solo su prenotazione. Nelle piscine ai nuotatori dovrà essere garantito uno spazio di 10 metri quadri. Almeno all’inizio gli spogliatoi saranno interdetti.


SPORT ALL’APERTO
Cade anche il divieto degli sport da contatto, ma solo se svolti all’aperto. Dunque via libera a calcio, calcetto, basket, etc svolti anche a livello non professionistico.


SPIAGGE
Gli stabilimenti balneari e le spiagge libere saranno agibili dal 15 maggio. Tra un ombrellone e l’altro della stessa fila dovranno essere garantiti almeno 4 metri di distanza e 5 tra una fila e l’altra. I lettini (a meno che gli occupanti non siano conviventi) dovranno essere distanziati di almeno 2 metri. Necessario controllare la temperatura all’ingresso e indossare la mascherina quando non si è sdraiati o seduti.


FIERE ED EVENTI
Dal 1 luglio sarà possibile svolgere l’attività fieristica e i congressi. Anche qui obbligatoria la misurazione della temperatura all’ingresso, l’uso della mascherina e il distanziamento, la sanificazione dei locali.


STADI E CONCERTI
Il governo, che ha dato il via libera a mille spettatori negli stadi a partire dal 1 maggio in zona gialla, non ha ancora stabilito quando il pubblico potrà riempire gli spalti per gli eventi sportivi o per i concerti. Il ministero della Salute e palazzo Chigi fanno filtrare che ciò avverrà quando sarà operativo il pass con il certificato di vaccinazione o di avvenuta guarigione o un tampone negativo.


TERME E PARCHI TEMATICI
Dal 1 luglio arriverà il via libera anche per stabilimenti termali e parchi tematici, con nuove linee guida. Con molta probabilità anche qui sarà indispensabile il pass.


IL COPRIFUOCO
Resterà dalle 22 alle 5 anche dopo il 26 aprile. La Lega e Forza Italia volevano posticiparlo alla mezzanotte, ma l’ala rigorista del governo ha puntato i piedi. Il posticipo avverrà quasi sicuramente alla fine di maggio e l’abolizione del coprifuoco potrebbe scattare dal 1 luglio. Sempre se l’andamento dell’epidemia lo consentirà.
 

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