PERUGIA - Meno un giorno al "No paura day", la manifestazione in programma domani a Todi. La protesta negazionista che ha sollevato u vespaio di polemiche, farà tappa in piazza del Popolo, dopo gli appuntamenti di Bologna, Cesena a un’altra ventina di città.
L’attacco alla posizione dei negazionisti che hanno protestato nelle piazze di molte città, arriva da Verena De Angelis, presidente dell’Ordine dei medici, chirurgi e odontoiatri di Perugia. «L’ordine dei medici non può che stigmatizzare una manifestazione in cui si neghi la validità di una delle più straordinarie conquiste della medicina moderna, ovvero i vaccini, esibizione di chi si oppone alla realtà dei fatti mirata alla delegittimazione delle istituzioni e della scienza». Come a dire una vera e propria presa di distanza da parte della maggior parte del mondo scientifico perugino. Distacco anche da parte di Nicola Volpi, presidente dell’Opi, l’ordine che raduna gli infermieri di Perugia. «Promuoviamo la sicurezza dei lavoratori della categoria e come ordine professionali abbiamo un occhio di riguardo per il benessere della comunità cittadini, di tutti. Qualora si promuovano certe iniziative noi ne prendiamo chiaramente le distanze, proprio perché in questo anno di pandemia sappiamo bene quanto sia importante la prevenzione e quanto siano importanti il rispetto dei presidi anti contagio: mascherina, distanziamento sociale e igienizzazione delle mani. Gli eventi che da un anno ci toccano e ci hanno toccato, e noi personale sanitario lo sappiamo bene, dovrebbero far capire a tutti la pericolosità della pandemia. Il Covid esiste e non solo ha determinato la malattia e la perdita di troppe vite umane, ma anche perdite da punto di vista economico. Nonostante tutto, il sistema sanitario regionale ha retto ed è un’eccellenza perché è stato tra i primi in grado di trovare le varianti. Avere coscienza del virus – conclude Volpi - e seguire tutte le precauzioni servono e stanno servono per un ritorno alla normalità».
Anche il Pd, nei giorni scorsi, ha alzato la voce, chiedendo all’amministrazione locale lumi sulla legittimità dell’evento già tenutosi in altre città italiane.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout