Covid, curva dei contagi verso la stabilizzazione. Resta elevato il numero di morti e ricoverati

Covid, curva dei contagi verso la stabilizzazione. Resta elevato il numero di morti e ricoverati
di Fabio Nucci
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Mercoledì 17 Febbraio 2021, 09:15

PERUGIA - La curva dei contagi sembra aver trovato una sua stabilizzazione, col totale settimanale che da qualche giorno continua a contrarsi: ieri 233 nuove diagnosi, il dato più basso dal 30 gennaio esclusi i lunedì, 2.252 casi settimanali con un calo del 12,4% rispetto ai sette giorni precedenti. Allo stesso tempo, però, non fornisce cenni di allentamento l’andamento dei dati più sensibili dell’epidemia, con 11 nuovi decessi nell’ultima giornata e il totale dei ricoveri a 547, sceso di appena un’unità. Per il terzo giorno consecutivo sono 84 i degenti Covid in terapia intensiva con 4 ingressi giornalieri.
I dati dell’ultima settimana prefigurano un rallentamento nella diffusione del contagio anche a livello territoriale con i nuovi contagi scoperti a fronte di 8.118 tamponi, 4.438 dei quali processati con test molecolare con un’incidenza del 5,25%, dato più basso dal 12 gennaio, e una media mobile (sui 7 giorni) in discesa da martedì scorso. Considerando i casi testati, ieri 1.128, l’incidenza è stata del 20,66% (un caso su cinque trovato positivo), ma anche in tale indicatore, pure caratterizzato da maggiori oscillazioni, si apprezza una tendenza alla riduzione, con la media mobile al 26,4%: dieci giorni fa era sopra il 28%. Probabilmente gli effetti della zona rosso-scuro si stanno facendo sentire, con lo spettro delle varianti tuttavia sempre in agguato. «Il virus va fermato – ha ribadito in un’intervista a Tg3 Leonardo, Antonella Mencacci, responsabile del laboratorio di Microbiologia dell’ospedale di Perugia – e siccome si muove e si moltiplica con noi, se noi ci blocchiamo il virus si blocca: le misure di contenimento sono imprescindibili. Poi, dobbiamo anche vaccinarci, in fretta, in tanti e in tempi brevi: siccome il virus può cambiare ci sta che si possa originare qualche variante che resista agli anticorpi indotti dal vaccino e questo lo dobbiamo impedire a tutti i costi».
Il rischio è vedere aggravata ulteriormente la pressione sugli ospedali con la situazione regionale che vede al momento 463 degenti Covid in area medica e 84 in terapia intensiva, col 65% di occupazione dei posti letto. Il dato delle rianimazioni è fermo da tre giorni, aspettando la piena operatività dell’ospedale da campo coi nuovi anestesisti, ma anche ieri si sono contati 4 ingressi giornalieri col dato settimanale sceso da 52 a 47. Il tasso di ospedalizzazione dei positivi è al 6,6%, sopra la media nazionale pari al 5,2%. Risulta più elevata anche l’incidenza delle terapie intensive sul totale dei degenti Covid, pari al 15,4 contro il 10,1 nazionale. Ai consistenti dati ospedalieri, pur stabili nell’ultima giornata, corrispondono numeri elevati sul versante decessi, con altri 11 casi letali segnalati ieri e il totale dall’inizio dell’epidemia che segna quota 922 con un tasso di mortalità del 2,23%. Considerando i numeri dal primo ottobre, l’incidenza dei decessi è in crescita da ormai dieci giorni e ieri è salita al 2,15%. Due dei pazienti che hanno perso la vita nell’ultima giornata erano residenti a Perugia, altrettanti a Città di Castello, gli altri ad Amelia, Deruta, Gualdo Tadino, Narni, Piegaro e Tuoro (uno era residente fuori regione). Sono solo 16 i comuni che dall’inizio dell’epidemia non hanno visto vittime Covid mentre tra quelli più grandi, la maggior incidenza rispetto ai residenti si registra a Magione, Narni, Perugia, Marsciano e Assisi. Castel Giorgio ha l’incidenza maggiore, con un morto-Covid ogni 300 residenti, seguono Arrone (1/338) e Giove (1/375).
Nella mappa del territorio, considerando gli attualmente positivi, l’incidenza resta sopra 200 casi per 100mila abitanti in 70 comuni con un trend crescente di nuovi positivi da alcuni giorni a Citerna, Foligno, Città della Pieve e Umbertide. Considerando i casi settimanali in relazione alla popolazione, la prevalenza più alta nei comuni sopra 4mila abitanti, si registra a Nocera Umbra (8 per mille), San Giustino (6,9), Bastia Umbra (6,2), Città della Pieve (5,7), Spello (5,7), Foligno (4,7), Assisi (3,9) e Marsciano (3,7). In tutto sono 87 i comuni con almeno un positivo all’interno.

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