Covid, 29 comuni a rischio rosso. Verso la chiusura delle scuole per 2 settimane. Coprifuoco alle 21

Covid, 29 comuni a rischio rosso. Verso la chiusura delle scuole per 2 settimane. Coprifuoco alle 21
di Luca Benedetti
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Sabato 30 Gennaio 2021, 07:57

PERUGIA  -L’epidemia resta in una fase delicata e un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero garantite rigorose misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale. Le parole sono della cabina di Regina di ministero della Salute e Istituto superiore della Sanità. L’Umbria (arancione), non è fuori dall’impennata del rischio. E ci sono 29 Comuni da zona rossa. La Regione parla di necessarie misure comunali di mitigazione del rischio evolutivo, ma il concetto è chiaro: in un terzo dei Comuni la situazione è pesante.
In ventinove Comuni dove l’incidenza su centomila abitanti dei dei contagi è sfuggito di mano (il dato ideale è di 50, il massimo sopportabile è di 200), è in arrivo una stretta pesante. A iniziare dalla possibilità che la scuola venga fermata. Stop alle lezioni in presenza da lunedì per due settimane. Ma stavolta tocca a tutti dalla Primaria alle Superiori, si salva solo l’Infanzia. Proprio questa ipotesi ha innescato il mal di pancia dei sindaci chiamati a dover prendere una decisione pesante, di fatto, da soli.
Ieri mattina la residente della giunta regionale, Donatella Tesei, ha inviato una lettera al presidente dell’ Anci, Michele Toniaccini (dopo un consulto con il prefetto Armando Gradone). Toniaccini ha riunito i 29 sindaci mentre chi c’era chi era pronto (Perugia) a mettere in campo le ordinanze. Vertice dalle 14,30 alle 18,30 e poi una lettera alla Tesei per chiedere in confronto.
L’ Anci ha chiesto un «incontro immediato», ma i sindaci dei Comuni con maggiore incidenza di casi Covid sono «pronti», anche a seguito del confronto, ad «assumere le decisioni necessarie a tutelare la salute dei cittadini e il contenimento dell’epidemia e a emanare ordinanze con i primi provvedimenti». Nella lettera inviata alla governatrice è stata sottolineata «la necessità di un confronto per valutare alcune delle misure restrittive indicate dalla stessa Regione nella comunicazione inoltrata ad Anci regionale e riguardante 29 comuni con maggiore tasso di casi Covid». Alla videoconferenza promossa da Anci ha partecipato anche il commissario straordinario all’emergenza, Massimo D’Angelo. Passato (in parte) il mal di pancia i sindaci di Gubbio, Magione, Passignano sul Trasimeno, Tuoro sul Trasimeno, Piegaro, Città della Pieve, Panicale, Castiglione del Lago, Fratta Todina, Deruta, Collazzone, Marsciano, San Venanzo, Torgiano, Perugia, Corciano, Bevagna, Montefalco, Valtopina, Foligno, Spello, Sellano, Nocera Umbra, Gualdo Cattaneo, Trevi, Calvi dell’ Umbria, Amelia, Lugnano in Teverina e Attigliano, hanno scelto la strada del confronto diretto con la Regione. Incontro accordato dalla presidente Tesei per la tarda mattinata di oggi.
Sul tavolo non c’è solo l’ipotesi della chiusura delle scuole.

ma altre misure che, per esempio Magione ha già preso e allungato fino al 15 febbraio. Oggi, prima dell’ordinanza sulle scuole che dovrebbe scattare da lunedì, i sindaci potrebbero firmare atti anti contagio in vigore da stasera. Ecco i 7 punti suggeriti dalla Regione: anticipazione del coprifuoco alle ore 21, divieto di consumo di alimenti e bevande all’aperto, inibizione della distribuzione di alimenti e bevande mediante sistemi automatici, obbligo di attenersi al massimo ad una spesa per prodotti alimentari al giorno e a una persona per nucleo familiare, inibizione delle attività per centri culturali, sociali, ricreativi, sportivi e assimilabili, riduzione della fruizione dei parchi con inibizione delle attività sportive e ludiche di gruppo e delle aree gioco, inibizione della fruizione di tutte le aree e gli spazi aperti in cui possano evidenziarsi assembramenti.

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