Covid-19, i ricoveri tornano sopra quota 400. Fondazione Gimbe: «Soglia critica superata»

Covid-19, i ricoveri tornano sopra quota 400. Fondazione Gimbe: «Soglia critica superata»
di Luca Benedetti
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Sabato 30 Gennaio 2021, 10:00

PERUGIA - Il rischio legato alla diffusione del Coronavirus in Umbria resta alto. Lo dice il monitoraggio della Cabina di regia (ministero della Salute e e Istituto superiore di Sanità) che ha messo in fila i dati della settimana dal 18 al 24. Una situazione di previsione che è legata a filo doppio alla decisioni che stanno prendendo i Comuni ad alto rischio a cui la Regione ha chiesto di muoversi con misure di contenimento più stringenti.
Che alcuni numeri dell’Umbria volgano al rosso lo dicono anche i dati resi noti ieri dal sito della Regione. Risale sopra la soglia psicologia di 400 il numero dei ricoverati che sfonda fino a 402 con dieci ricoveri in più anche se scendono quelli in terapia intensiva, meno uno.
Sul fronte dell’occupazione dei posti letto i dati della Cabina di regia danno in crescita (freccia rossa verso l’alto) sia il sovraccarico delle terapie intensive che i reparti di area non critica. Un dato che per la settimana testata dal 20 al 26 la Fondazione Gimbe indica in rosso, cioè sopra la soglia critica di ricoveri di casi Covid rispetto ai posti letto disponibili, sia le terapie intensive (dato al 38% il limite è del trenta per cento) che i reparti di area non critica(43% con il dato limite al quaranta per cento)
Sul fronte dei positivi nell’ultimo giorno sono stati accertati 335 nuovi casi(35.529 da inizio pandemia) e 154 guariti (il totale sale a 29.285) e sette morti, un numero che porta i decessi da inizio pandemia a 767.
Gli attualmente positivi sono ora 5.477, 174 in più di ieri. Processati 3.938 tamponi e 2.980 test antigenici, con un tasso di positività totale che scende sotto al 5 per cento, 4,82 per la precisione.
Per l’analisi della Cabina di regia anche i nuovi focolai negli ultimi giorni nelle case di riposo portano l’Umbria a essere l’unica regione con la previsione di rischio alto. Tra l’altro è indicato nel rapporto reso noto ieri anche un’allerta segnata per la resilienza dei servizi sanitari territoriali. Indica per l’Umbria, nel rischio alto, anche la possibilità di probabilità di una escalation o nei prossimi 30 giorni (proiezioni al giorno 26 febbraio) per quanto riguarda la possibilità di probabilità di superare le soglie di occupazione dei posti letto, sia nelle terapie intensive che nei reparti di area medica, viene data superiore al 50 per cento come la provincia autonoma di Bolzano.
Un altro dato rosso, stavolta dalla Fondazione Gimbe, è quello relativo al rapporto tra positivi e casi testati nella settimana che va dal 20 al 26 che vine indicato al 23,2%.
SITUAZIONE VACCINI
Secondo la Fondazione Gimbe, il ciclo vaccinale in Umbria è stato completato nello 0,37%.
I dati di eri sera alle 19,26 secondo il ministero della Salute, l’Umbria è arrivata a una percentuale di somministrazione dell’81,5% con 20.267 dosi utilizzate sulla 24.875 che sono state assegnate. In particolare sono 13.289 le donne a cui è stato somministrato il vaccino e 6.978 uomini. Sono state 1.059 le dosi somministrate agli ultranovantenni.

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