Città di Castello, resa dei conti fuori dalla discoteca finisce a coltellate. Un ferito grave e un fermato

Una pattuglia dei carabinieri di Città di Castello
di Walter Rondoni
3 Minuti di Lettura
Lunedì 11 Marzo 2024, 08:35

Notte di sangue nel Tifernate. Violenta discussione con ferito nelle immediate vicinanze di una nota discoteca. Nell’assoluto riserbo di chi indaga trapelano poche e frammentare notizie sul litigio tra due giovani. Ma nella giornata di ieri, probabilmente dopo aver sentito alcuni testimoni o dalle dichiarazioni di un fermato e portato in caserma, gli inquirenti avrebbero preso in considerazione l’ipotesi di altri soggetti in qualche modo coinvolti. Un dettaglio non secondario per il pm titolare del fascicolo qualora si arrivasse a configurare il reato di rissa. Al momento, con cauta certezza, si parla di un paio di giovani. Entrambi sui 30 anni, entrambi stranieri. Albanesi, sembra. Uno sarebbe residente a Città di Castello, l’altro nella vicina Sansepolcro, in provincia di Arezzo, e il suo nome non sarebbe sconosciuto alle forze dell’ordine.
I due avrebbero avuto occasione di rivedersi al veglione di una società rionale di Città di Castello. Fin da subito si sarebbero guardati in cagnesco, ma tutto sembrava finito lì. Ad un certo momento, però, avrebbero deciso di uscire, di raggiungere il piazzale e chiarirsi. Prima si sarebbero affrontati a parole, poi sarebbero andati ben oltre. Sul perché, solo un ventaglio di supposizioni. Da vecchie ruggini a questioni rimaste in sospeso, fino a qualcosa di molto importante per entrambi. Qualcosa che potrebbe impattare sulla comunità locale.
L’impenetrabile riserbo degli inquirenti farebbe supporre motivi di spessore. Tanto più che è spuntata la lama di un coltello e uno dei due (quello arrivato dalla Toscana?) l’avrebbe affondato nell’addome del rivale. Nessuno dei presenti nella sala da ballo avrebbe avuto percezione di quanto stava accadendo all’esterno, nonostante il plausibile trambusto provocato dal sanguinoso alterco. Ci avrebbero pensato i sanitari di un’ambulanza del 118 a prestare le prime cure al ferito, a stabilizzarlo ed a trasportarlo all’ospedale tifernate. Quindi, valutate le sue gravi condizioni, a trasferirlo in codice rosso al Santa Maria della Misericordia di Perugia. Dove è ricoverato in prognosi riservata.
A quell’ora i carabinieri della Compagnia di Città di Castello, coordinati dal maggiore Giovanni Palermo, avevano iniziato a ricostruire il puzzle della serata. Nell’immediato avrebbero condotto in caserma un uomo nella previsione di accertarne l’eventuale coinvolgimento e di valutare se esistono i presupposti per trasformare il fermo in arresto. Bocche cucite in via Emanuele Orlando, ma pare che la vicenda potrebbe avere risvolti inaspettati a breve termine.
Nei mesi scorsi, nello stesso parcheggio era scoppiata una rissa tra mezza dozzina di ragazzi, dai 20 ai 28 anni.

In conseguenza dei colpi subiti, uno era caduto a terra perdendo i sensi ed era finito al pronto soccorso insieme al fratello. Per tutti erano scattate le denunce e Daspo, firmati dal questore di Perugia, lunghi da dodici a ventiquattro mesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA