Caso viale Brin, Bandecchi bacchetta prefetto e questore «Io ci metto i vigilantes, ma voi dovete far fare maggiori controlli

Caso viale Brin, Bandecchi bacchetta prefetto e questore «Io ci metto i vigilantes, ma voi dovete far fare maggiori controlli
di Nicoletta Gigli
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Martedì 24 Ottobre 2023, 09:27

IL CASO

«Siamo perfettamente consapevoli di ciò succede in viale Brin, in alcuni borghi e in centro, nelle vie della movida. Sono situazioni che non vanno bene, che sono inaccettabili e come le vedono i cittadini le vedono il sindaco e la giunta, che ha fatto tanto rispetto al niente del passato. Se ho deciso di mettere in campo i vigilanti privati vuol dire che sono consapevole che in alcune zone della città, come in viale Brin, ci sono situazioni ormai a livello molto alto di insicurezza. Secondo me la questura e la prefettura ne debbono prendere atto, non le debbono trascurare, devono presidiare queste zone in modo più attento e più dinamico». Il sindaco, Stefano Bandecchi, sta per ricevere la dettagliata lettera dei residenti di viale Brin, che chiedono interventi urgenti per poter svolgere le funzioni vitali, come quella di poter uscire di casa senza rischiare la pelle. Chi vive il quartiere Brin è esasperato perché quasi ogni giorno si ritrova ad assistere a risse a suon di coltelli, a pedinamenti e molestie nei confronti di adolescenti che osano percorrere il marciapiede costellato di negozi etnici, a episodi di spaccio alla luce del giorno e a un degrado che cresce di ora in ora. Le scene violente ormai sono all'ordine del giorno e non si contano più. Vedono in campo polizia e carabinieri, diventati i primi frequentatori di quel fazzoletto di strada che va dal semaforo di fronte all'Ipsia fino alla fabbrica d'armi, dove succede di tutto. Sia di giorno che di notte. Un'ottantina di residenti si sono riuniti in comitato e si sono incontrati nella sede della biblioteca del quartiere Brin. E' stata l'occasione per raccontare le proprie esperienze quotidiane di vita in una zona diventata un ghetto. Che si alimenta anche grazie alle case affittate in nero dove dentro vivono anche in dieci. L'incontro dei residenti si è chiuso con la volontà di mettere nero su bianco la richiesta d'aiuto: «La situazione in viale Brin e dintorni deve cambiare e noi non ci fermeremo finché non ci saranno interventi concreti» tuonano gli abitanti della zona. Impegnati a scrivere la missiva che oggi arriverà sul tavolo del prefetto, del questore e del sindaco. «Ci sono dodici pattuglie di vigilanti in gioco tutti i giorni per controllare centro e periferie e questo era quello che era possibile fare nell'immediato - dice il sindaco, Stefano Bandecchi. So che c'è da fare di più e meglio, bisogna fare un nuovo bilancio e di certo sacrificheremo tante cose a vantaggio della sicurezza della città, perché la riteniamo una priorità assoluta». Chi vive in viale Brin non fa altro che ripetere l'impegno delle forze di polizia. Che nelle ultime settimane, nonostante le note criticità della carenza di personale, sono sempre più presenti. Anche ieri gli uomini in divisa erano impegnati nel controllo dei frequentatori dei negozi che insistono sulla via principale ma il rischio di nuovi episodi violenti resta dietro l'angolo. «Ci stiamo impegnando per fare l'operazione che ci consentirà, il prossimo anno, di assumere 60 vigili urbani. Utilizzeremo tutte le risorse a disposizione per far si che, entro i primissimi mesi del 2024, entrino in servizio almeno una ventina di vigili urbani a tempo indeterminato, che entro giugno saranno 40. A quel punto i vigili, a differenza delle guardie giurate che hanno solo una funzione di osservazione, potranno garantire un vero controllo di pubblica sicurezza - dice il sindaco. L'andazzo cambierà e non avrò più bisogno di chiedere alla questura e alla prefettura di autorizzare i vigilanti privati per garantire la sicurezza».
 

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