Operazione avvenuta, ora tutore e poi riabilitazione. Marco Capuano sotto i ferri a Milano, nella struttura dove lavora il professor Giacomo Zanon. L'operazione ha portato alla reinserzione del tendine lesionato del bicipite femorale. Ma i tempi di recupero, per quanto la Ternana calcio non li ipotizzi ufficialmente, non dovrebbero essere brevi. Bene che vada, Capuano potrebbe tornare in campo tra gennaio e febbraio. Ma Anche perché la lesione inserzionale del tendine distale è un tipo di infortunio per il quale si ipotizza un decorso riabilitativo che, a seconda del tipo di entità, può variare nei tempi. Infortunio, intanto, raro. Questo, stando a quanto riferisce il dottor Fabio Lamperini, ortopedico ternano. «Oltre a essere un tipo raro di lesione - dice - riguarda un tendine importante. Lesione probabilmente causata da una contrattura forte. I tempi? Bisogna vedere il singolo caso, ma c'è il rischio che non siano brevi. Nei casi più seri, non dico che siano come quelli di un legamento crociato, ma poco ci manca. Dopo i tre mesi di tutore, c'è la riabilitazione, tra lavoro in piscina e ripristino dell'articolazione della gamba e del tono muscolare. Prima di tornare a camminare bene possono passare anche un paio di mesi. Poi, si tratta di tornare a correre e ad allenarsi a pieno ritmo». Sulla riabilitazione successiva, spiega il dottor Lorenzo Grassi, fisioterapista: «Tutto dipende dal tipo di intervento effettuato. Intanto, le tre settimane di immobilità con il tutore, ci vogliono tutte. Tolto quello, si procede alla fase di riatletizzazione e recupero della forza. La durata di questa fase varia a seconda del tipo di operazione.
Ad esempio, una sutura del tendine ha tempi più brevi, con una ricostruzione o l'applicazione di un'ancoretta, i tempi si allungano».