PERUGIA - Cantieri sul viadotto Genna, il direttore dei lavori condannato a risarcire l'Anas di oltre centomila euro per gli interventi raddoppiati. È la decisione della Corte dei conti dell'Umbria che ha accolto la richiesta della procura contabile che ha imputato al direttore e responsabile unico del procedimento il danno erariale da rifondere all'Anas per quella duplicazione dei lavori costati oltre 220mila euro, tra raddoppio delle spese e dei cantieri che per mesi hanno interessato l'area del Raccordo Perugia Bettolle tra Madonna Alta e Ferro di Cavallo.
Secondo la ricostruzione della Corte presieduta da Piero Carlo Floreani, nel periodo 2014-2019 sono stati eseguiti dei lavori di rifacimento delle barriere laterali del viadotto Genna «ma a causa di errori nell'esecuzione è stato necessario rifare detti lavori, con evidente spreco di denaro pubblico». L'inchiesta contabile – le indagini sono state affidate alla guardia di finanza – è partita da articoli di stampa sulla «necessità del rifacimento dell'opera a causa di gravi irregolarità». I primi lavori erano stati eseguiti nel 2015, ma nel 2016 si sono verificati «estesi e frequenti distacchi di pavimentazione e di porzioni della soletta del viadotto», criticità per cui Anas ha prima elaborato una variante tecnica suppletiva, ha stoppato i cantieri e riaperto la strada con «ulteriore deterioramento» del manto stradale. Il direttore dei lavori, ingegnere romano, ha «invitato l'impresa a porre rimedio» ma – si legge nella sentenza - «senza fornire precise indicazioni». La stessa impresa ha comunque ritenuto «di non essere responsabile degli ammaloramenti e di non essere tenuta a risarcire Anas».