Botte dopo la partita: Perugia, arbitro ventenne finisce in ospedale

Botte dopo la partita: Perugia, arbitro ventenne finisce in ospedale
di Michele Milletti
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Martedì 24 Ottobre 2023, 07:00

PERUGIA - Fischio d’inizio in campo. Fischio finale al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia. Sono gli estremi della domenica da incubo vissuta da un giovane arbitro, poco più che ventenne, chiamato a dirigere una delle tantissime gare dilettantistiche in programma ne week end e tornato a casa (nell’hinterland cittadino) soltanto dopo due ore passate in ospedale per farsi vedere e curare le ferite conseguenti a un’aggressione che racconta di aver subito dopo aver decretato la fine della partita.
I FATTI 
L’arbitro, secondo quanto si apprende, fa accesso al pronto soccorso intorno alle diciannove di domenica e racconta di essere stato aggredito. Presenta ferite al volto e al collo, fortunatamente non gravi (dal momento che sono state definite guaribili in una ventina di giorni) ma è chiaramente e comprensibilmente spaventato per quanto accaduto.

Dal racconto che fa al personale medico sanitario che lo assiste emerge il fatto che arbitra tra i dilettanti e che l’aggressione l’ha subita su un campo alla periferia cittadina, presumibilmente al termine della partita. 
A seguito delle novità introdotte dalla legge Cartabia, una prognosi di venti giorni non è più sufficiente per far partire un’indagine penale d’ufficio, e questo significa che sarà necessaria una denuncia da parte del giovane arbitro per dare il via all’azione penale.

Ma di sicuro c’è attesa per capire se tra quelle che saranno, domani, le decisioni del giudice sportivo, l’avvocato Marco Brusco, ci sarà anche l’aggressione (e dunque le successive determinazioni) subita dal giovane arbitro.

Di certo c’è che le violenze in campo e le minacce agli arbitri continuano. Nel turno precedente, in Eccellenza tanto per fare un esempio, il Pierantonio è stato sanzionato con la cifra di non poco conto di 500 euro «per comportamento offensivo e minaccioso del pubblico nei confronti della terna arbitrale per l’intera durata della gara. Recidiva specifica plurima» si legge nel dispositivo del giudice sportivo. Altri 350 euro per la Pievese, sostanzialmente per gli stessi motivi, nel campionato di Promozione e quattro giornate a un giocatore del Casa del Diavolo per le frasi ingiuriose nei confronti dell’arbitro.

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