Allarme nei boschi del Trasimeno: «Trappole col filo spinato per fermare escursionisti e biker»

Gli ostacoli-trappola piazzati nei boschi del Ttrasimeno
di Gianni Agostinelli
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Lunedì 8 Febbraio 2021, 10:30

PANICALE -Non è il primo episodio e probabilmente non sarà l'ultimo. Due paletti di ferro infilati nella boscaglia e un sottile cavo teso tra loro ad ostruire il passaggio in un sentiero percorso spesso da escursionisti in bicicletta, camminatori, e moto da cross. Succede a Panicale, non troppo lontano dal centro abitato in uno dei sentieri che sovrastano il paese. Episodi che si ripetono ormai da anni e che stanno esasperando gli escursionisti. Alcuni hanno già provveduto a denunciare l'accaduto alla vicina caserma dei Carabinieri ma per il momento senza risultati. La denuncia corre anche via social, con tanto di foto, per mettere in guardia quelli che passano da quelle parti con l'intenzione di passare qualche ora nella natura. «È un sentiero che solitamente si percorre in discesa, magari in velocità con la bicicletta – spiegano – e il rischio che quel cavo teso all'altezza del petto colpisca un ciclista lanciato è molto alto».

Quello è l'unico passaggio, in una stradina diventata ormai solo sentiero in cui non c'è passaggio di automobili. Non molto distante, percorrendo la boscaglia si arriva al vecchio cimitero dei Cappuccini di Panicale mentre le case più vicine distano qualche centinaio di metri nel fitto bosco della collina tra Panicale e Paciano. Se ne sono accorti in molti, a piedi, in bici, il moto e nelle escursioni col quod rischiando di cadere e farsi male seriamente. Anche perché le “trappole” non si limitano al cavo teso ad ostruire il passaggio ma anche a tubi innocenti piantati grossolanamente nel terreno e legati da altri cavi mimetici che chiudono il passaggio e a tondini di ferro che sputano all'improvviso tra le sterpaglie.

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