Tra gli undici arrestati, accusati di metodo mafioso per aver agevolato le attività consortili della locale 'ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo, c'è Riccardo Lazzari, 39 anni, originario di Terni.
Per l'accusa l'uomo sarebbe intervenuto su un cantiere di un’impresa riconducibile ad uno degli affiliati della ‘ndrangheta di Legnano e, dopo aver accertato l'illiceità dell'opera per la mancanza dei permessi, avrebbe consentito la conclusione dell'opera garantendo la sua "protezione".
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