Giovane di Bevagna
sventa dirottamento al Frejus

Giovane di Bevagna sventa dirottamento al Frejus
di Giovanni Camirri
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Giovedì 25 Luglio 2013, 11:36 - Ultimo aggiornamento: 11:37
FOLIGNO La passione per il teatro la spinge a girare il mondo

e l'ha trasformata nell'eroe del giorno. Perché Erica Morici, 33 anni di Bevagna, ieri mattina ha salvato le 48 persone, tra cui 4 bambini, che viaggiavano con lei a bordo dell'autobus Barcellona-Bologna. In quel momento il bus stava attraversando il traforo del Frejus in territorio francese. Il terrore è andato in scena alle 5 cinque. A quell'ora le urla dei passeggeri hanno interrotto il sonno di Erica che, come gli altri compagni di viaggio s'è trovata davanti ad una scena da brivido. Due uomini, uno dei quali armati di coltello, stavano litigando. Ad un certo punto quello con l'arma bianca è riuscito a divincolarsi e s'è letteralmente scagliato contro l'autista costringendolo, di fatto, a fermare il pullman. Una scena terribile con i passeggeri a rischio di essere travolti da auto, furgoni, e tir, una dei quali ha schivato per poco l'autobus. In quella estrema concitazione Erica ha approfittato dell'apertura improvvisa della porta posteriore del pullman e correndo all'impazzata ha raggiunto una delle colonnine Sos riuscendo così a far intervenire la Gendarmeria.

Erica Morici sul pullman che segue la rotta Barcellona-Bologna è salita ad Avignone, realtà della Francia che ormai da tre anni è divenuta tappa obbligata dove andare a seguire un importante festival di teatro.Un viaggio in serenità fatto altre volte. Nulla, insomma, avrebbe fatto immagina ciò che poche ore dopo stava per trasformare la traversata del tunnel del Frejus nel teatro di una possibile tragedia. A raccontare cosa è accaduto in quei terribili momenti è la stessa giovane amante del teatro.

«E' stata - racconta Morici - un'esperienza da brivido che, fortunatamente, s'è risolta senza conseguenze

estreme. Stavo dormendo quando sono stata svegliata di soprassalto dalle urla dei passeggeri del pullman, 48 passeggeri, una decina dei quali italiani, e pure 4 bambini. La scena che mi sono trovata davanti agli occhi è stata allucinante. Due uomini stavano azzuffandosi. Uno brandiva un coltello mentre l'altro tentava di bloccarlo. L'uomo col coltello è riuscito a liberarsi e s'è scagliato contro l'autista del pullman

costringendolo, di fatto, a bloccare il bus. Eravamo in galleria, dietro una curva in una posizione pericolosissima - prosegue - e abbiamo rischiato la vita. In quelle fasi concitate s'è aperto il portellone

posteriore del bus. Ho approfittato della confusione e

sono corsa verso le colonnine Sos lungo il percorso del tracciato del traforo. Ho fato scattare l'allarme,

mentre l'uomo col coltello stava passando alle mie

spalle spostandosi a piedi, e poco dopo è arrivata la

Gendarmeria. Ci hanno fatto dirigere verso Nizza per le attività di polizia e mentre ci stavamo spostando verso la caserma abbiamo visto quell'uomo e Morici - bloccato agli agenti che l'hanno preso in carico. Poco prima, in un momento di lucidità ha pure minacciato di causare l'irreparabile. Per fortuna, tolta qualche contusione per autista e alcuni passeggeri - ribadisce Morici - tutto s'è risolto tornando alla calma. Nella caserma della Gendarmeria siamo stati 4 ore durante le quali abbiamo ricostruito tutte le fasi dell'accaduto che sono divenute un fascicolo che - conclude - raccoglie le nostre denunce». L'uomo fermato dalla gendarmeria parlava spagnolo e proferiva frasi farneticanti. Tutta la vicenda avrebbe preso le mosse da gesti molesti che l'uomo avrebbe indirizzato alla moglie di un altro passeggero, l'uomo con cui ha avuto la colluttazione, vista dalla ragazza umbra svegliata dalle urla. Il tutto sarebbe stato causato da una particolare condizione psicologica dell'uomo che avrebbe pure potuto portare al dirottamento del bus o a conseguenze estreme per gli occupanti dell'autobus che ieri stava percorrendo la lunga tratta che va da Barcellona a Bologna.
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