“Agli automobilisti, e soprattutto a quelli più giovani dico: quando vi mettete in strada ricordatevi sempre che non ci siete solo voi. Eppoi, quando ci si mette al volante, via cellulare e alcolici”. Un consiglio fondamentale. Ma se a darlo è Primo Della Spina, 100 anni compiuti il 27 luglio scorso, il valore è ancor più ampio. Soprattutto perché Primo ha da poco rinnovato la patente.
IL PARTICOLARE
Lucidissimo, e grande lettore de Il Messagero, Primo Della Spina, che nella vita ha fatto sempre il contadino, di cose da raccontare ne ha davvero tante.
LA GUERRA
Primo Della Spina di prove nella vita ne ha superate tantissime. Ha fatto la Seconda Guerra Mondiale nell’Esercito, e nello specifico nell’Artiglieria Contraerea. “Poco prima dell’8 settembre del 1943 – racconta ancora – eravamo in Corsica. Fino al 7 eravamo alleati con i tedeschi che, appena 24 ore dopo, sono diventati nemici e siamo stati costretti a riparare per boschi trascorrendo 17 difficilissimi giorni senza viveri. Abbiamo fatto anche la Sardegna e li sono stato colpito dalla Malaria. Avevo la febbre superiore a 41 gradi e mi fecero un’endovena di chinino e mi dissero che la reazione a quel farmaco sarebbe stato il punto focale per rimanere di qua o andare di la”. A 100 anni portati benissimo è ben chiaro che Primo Della Spina ha vinto anche la battaglia con la Malaria”.
IL SEGRETO
“Per superare – prosegue ancora Della Spina – le diverse prove che la vita mi ha messo davanti ho sempre avuto ben chiaro che bisogna essere lucidi. E ciò vale anche per quando ci si mette al volante. Oggi, a 100 anni, sono autonomo e la mia utilitaria è un ulteriore elemento di libertà. Ma sono anche consapevole che non posso fare tutto. Evito la guida nei viaggi lunghi e mi metto al volante per brevi tragitti come quando vado a fare spesa e mi occupo di altre incombenze quotidiane. Mi piace portare la macchina ma tutto va fatto con misura ben coscienti dei limiti che ciascuno di noi ha”. Ad appena un chilometro dall’abitazione in cui vive con la figlia ed il genero c’è la casa colonica dove Primo è cresciuto. Tutte le mattine si alza, prende la macchina e va in quella casa dove fa la colazione che lui stesso si prepara.
L’IMPEGNO
Un impegno quotidiano, quello di Primo Della Spina, a fare le cose nella maniera più corretta, ma anche un impegno per la sua Bevagna di cui, negli anni Cinquanta è stato consigliere comunale per due legislature nelle fila della Partito Comunista. Tra i tanti attestati di gratitudine e di rispetto, diretti e indiretti, ricevuti in questi 100 anni vissuti sempre in prima linea ce ne è uno che, più di altri, rende orgoglioso Primo Della Spina. “Nel 2016 – racconta il Ministero della Difesa mi ha conferito “La Medaglia della liberazione” che ho ricevuto nel 70esimo anniversario della Lotta di Liberazione”. Una grande soddisfazione cui si aggiunge quella di aver ottenuto, da pochi giorni, il rinnovo della patente. “Sono andato in commissione medica – ricorda Della Spina – e mi sono sottoposto alle prove e alle procedure previste. Adesso la patente mi è stata rinnovata per un anno e a questo punto – conclude con un sorriso – ne riparliamo l’anno prossimo”.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout