Auto usata come ariete per sfondare l'ingresso del Bar Fire, caccia alla banda delle slot machine. Nuovo colpo a Foligno

Auto usata come ariete per sfondare l'ingresso del Bar Fire, caccia alla banda delle slot machine. Nuovo colpo a Foligno
di Giovanni Camirri
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Mercoledì 29 Novembre 2017, 16:46
FOLIGNO - Caccia alla banda delle slot machine. Secondo colpo in pochi giorni. Dopo il raid, messo a segno tra sabato e domenica ai danni del Bar Posta, nella centralissima via Piermarini, l’azione dei balordi s’è spostata in periferia. Ad esser stato preso di mira, nella notte tra lunedì e martedì, è stato il Bar Fire. Chi ha agito, questa volta, ha usato un’auto – pare di colore bianco – che, in retro marcia, è stata utilizzata a mo’ di ariete per forzare l’ingresso dell’attività. Un colpo secco i cui segni sono rimasti impressi tanto sulla vetrata quanto su un grosso vaso di fiori che l’auto dei balordi ha di fatto travolto, e ribaltato, nella fretta operativa criminale necessaria per compiere il colpo. Un’azione lampo compiuta probabilmente da un gruppo di almeno 3 o quattro banditi. Nell’ipotesi numericamente più estesa, quella che si riferisce a 4 malviventi, uno avrebbe fatto da autista, uno da palo e gli altri due sarebbero penetrati nel locale. Non avendo però fatto i conti con l’allarme che s’è prontamente innescato, l’azione criminale ha dovuto essere ben più rapida del previsto. Chi è materialmente penetrato negli spazi del Bar Fire in un lampo ha sfondato la porta dell’ambiente dove si trovano le slot machine e s’è impossessato dell’intero cambiamonete sparito, insieme al registratore di cassa e a marce per circa 500 euro, insieme alla banda. L’innesco dell’allarme ha visto precipitarsi nell’ordine: l’agenzia di vigilanza privata che si occupa della sorveglianza del Bar Fire, il titolare dell’attività Rinaldo Urbanelli,la polizia che procede sul caso. “E’ stato un colpo lampo – spiega Urbanelli – con i ladri che velocemente sono spariti nel nulla. L’allarme è scattato alle 1.03 della notte tra lunedì e ieri e siamo arrivati tutti in pochissimi minuti. Dei ladri nessuna traccia. Al loro posto c’erano i segni, chiarissimi, delle loro azioni. E’ la seconda volta in un anno che riceviamo questo tipo di “visite”. La volta precedente i ladri hanno forzato l’ingresso utilizzando un piede di porco. Stavolta – conclude – sono entrati in azione usando una macchina bianca”. La caccia alla banda prosegue senza soluzione di continuità. C’è da capire se chi ha colpito in via dei Trinci sia lo stesso gruppo d’azione che ha razziato le slot e ha portato via il cambiamonete del bar Posta. In quel caso, anche per questioni di logistica criminale, chi è entrato in azione ha impiegato un modus operandi diverso. L’accesso ai locali è avvenuto, infatti, passando attraverso un corridoio condominiale sul lato sinistro, rispetto all’ingresso principale, del Bar Posta. Una volta sul posto i balordi hanno scardinato una inferriata laterale di sicurezza e quindi hanno violato la porta a vetri dirigendosi repentinamente verso i contenitori dove si conserva il denaro delle slot machine e quindi hanno sottratto il cambiamonete. Anche su questo caso procede la polizia. Al vaglio, nei diversi episodi, non solo gli elementi tecnici raccolti dalla polizia in sede di sopralluogo ma anche i filmati potenzialmente catturati da telecamere di videosorveglianza tanto di impianti pubblici, quanto di quelli provati. Si sta, inoltre, tentando di capire se la mano che ha compiuto le razzie sia la stessa o se invece la banda sia composta da batterie che operando distintamente dividendosi le zone, ma mosse da un medesimo quanto collegato disegno criminale.
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