Ast, operai partiti da Bruxelles
Appello ai parlamentari
e documento all'Antitrust

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di Vanna Ugolini
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Martedì 4 Novembre 2014, 10:10 - Ultimo aggiornamento: 23:03

Terni - La cronaca della lunga giornata degli operai a Bruxelles e i prossimi appuntamenti.

Giovedì incontro al Mise. E' confermato l'incontro al ministero dello sviluppo Economico per giovedì 6 novembre mentre l'annunciata visita del premier Renzi sembra slittare ancora una volta.

Fiaccolata il 5 novembre alle ore 20.30 a sostegno di Ast. Intanto continuano le iniziative a sostegno di Ast. Per domani, mercoledì 5 novembre, alle ore 20.30, è prevista una fiaccolata con partenza da viale Brin. L'organizzatrice Stefania Romanelli, del gruppo facebook "Sei di Terni se" spiega che sarà una manifestazione senza bandiere, di sostegno dei lavoratori, da parte di tutta la città.

Finito il vertice con il capo di gabinetto della commissaria antitrust (ore 18.45). Un incontro interlocutorio, in cui la commissaria antitrust Vestager non si è presentata e ha mandato un suo capo di gabinetto: così è stato definio il vertice della delegazione sindacale di Ast e delle istituzioni con la commissione antitrust. Dall'incontro, comunque, sono emersi alcuni elementi importanti: la valutazione positiva che ha fatto Almunia circa l'applicazione del piano applicato da ThyssenKrupp, secondo quanto comunicato dal tecnico dell'Antitrust "era riferito solo alla produzione di freddo", quello per cui, in effetti, Tk prevede qualche investimento. "E' invece assurdo e inacettabile che sia fatta una valutazione così parziale che non dà assolutamente il quadro della situazione - ha detto Marco Bentivogli, Fim Cisl, a capo della delegazione Ast - per questo lasceremo ai tecnici dell'Antitrust un documento dettagliato che spiega il funzionamento del sito ternano e l'importanza di un equilibrio fra le lavorazione a caldo e a freddo. sarà un documento che conterrà in alcune parti quello dato ai parlamentari europei, ma più tecnico". Intanto in Europa è stata aperta una finestra su Ast.

I pullmann con gli operai partiranno fra mezz'ora da Bruxelles.

Finito il vertice con i parlamentari europei, le prime dichiarazioni (ore 17) Una ventina di parlamentari italiani e una piccola pattuglia di parlamentari stranieri europei erano presenti al vertice con la delegazione di ast.

L'intervento di Marco Bentivogli segretario nazionale Fim Cisl. "All'incontro era presente una delegazione bipartisan di parlamentari, dal Pd alla lega al movimento 5 stelle - spiega Marco Bentivogli, segretario nazionale Fim Cisl - i gruppi parlamentari si sono impegnati a sottoscrivere una documento con le nostre richieste e lo stesso ha fatto Giuseppe Iuliano del Cese".

L'incontro più atteso, secondo Bentivogli, è proprio quello che sta cominciando ora (17.15), con la neo commissaria antirust Margrethe Vestager, che ha sostituito da ieri Joaquin Almunia. "Chiederemo una grande discontinuità rispetto alla gestione di Almunia e di Barroso che ha portato grandi danni all'industria italiana a paritre da Alcoa e poi con Ast - ha detto Bentivogli - l'obbligo di vigilare è stato assolutamente disatteso e si è vista un'Europa a due facce: in Germania i problemi si stanno risolvendo con un piano industriale che prevede riduzione del lavoro e del salario, in Italia con chiusura delle fabbriche e disoccupazione. Il rischio è che la commissione europea sia forte con i deboli e debole con i forti. Invece vanno modifiche le norme della concorrenza che hanno radici nel secoldo scorso, quando il mondo era completamente diverso e non c'era una presenza così massiccia delle produzioni orientali".

Bentivogli specifica che "chiederemo alla commissaria di vigiliare sull'applicazione del rimedio dell'Antitrust, valutando se esiste la possibilità tecnica anche di un ritorno ad Outokumpu il cui piano iniziale ci era sembrato valido". "E' comunque inaccettabile - conclude Bentivogli - le che tre diversi governi italiani abbiano accettato questa subalternità.

Noi siamo molto critici anche sul comportamento dell'Ig Metall: questa vicenda si apre con un accordo di Ig metall e Thyssenkrupp di cui noi non sapevamo nulla".

Il testo integrale della richiesta dei sindacati ai Parlamentari.

Alla vigilia della ripresa del confronto al Ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza AST, i lavoratori e le Federazioni Sindacali Europee e Nazionali che li accompagnano, hanno deciso di portare le loro ragioni e consegnarle ai parlamentari europei.

Ragioni che non sono semplicemente riconducibili alla prospettiva del sito ternano ma che riconducono alle più generali prospettive delle produzioni di Acciaio in Italia ed in Europa.

I lavoratori di AST chiedono ai parlamentari europei di sostenere il NO ai licenziamenti e al contrario mettere in campo azioni alternative a partire dall'utilizzo dei contratti di solidarietà attraverso la riduzione degli orari di lavoro che rappresentano una via di uscita sostenibile da questa crisi.

Questo strumento rappresenterebbe inoltre una grande opportunità per i lavoratori e le lavoratrici di sottrarsi alla competizioni che colloca gli uni contro gli altri all'interno della stessa Unione Europea.

Inoltre chiedono ai parlamentari europei di impegnarsi sulle indicazioni e sugli obbiettivi che sinteticamente riportiamo:

1.

Occorre vigilare che, come previsto dalla Commissione stessa al momento della riacquisizione da parte di ThyssenKrupp del sito ternano da Outokumpu, ThyssenKrupp collochi l'AST dentro una strategia di mercato e di competitività internazionale anche in considerazione degli standard di sostenibilità ambientali europei decisi dalla Commissione che l'AST stessa già possiede

2. Occorre che il piano industriale presentato il 17 luglio sia significativamente modificato e ridefinito nella sua natura e nei suoi obbiettivi produttivi, impiantistici ed occupazionali

3. Occorre che i parlamentari europei si impegnino a garantire l'integrità del sito ternano in tutte le sue articolazioni produttive ( caldo e freddo ) a partire dall'obbiettivo di tornare nel triennio ad una produzione di almeno 1,2 milioni di tonnellate di fuso, confermando l'assetto impiantistico con i due forni elettrici

4. Occorre, che il piano europeo per l'acciaio si doti di strumentazioni immediatamente operative in particolare a partire dai costi dell'energia, evitando un differenziale competitivo così ampio tra i diversi paesi europei e le diverse produzioni energivore

5. Occorre che i parlamentari europei facciano pressioni presso l'azienda per il pagamento immediato dei salari di ottobre

6. Occorre infine che si solleciti un quadro di relazioni industriali in norma con le regole Europee

Bruxelles 04.11.2014

I LAVORATORI E LE LAVORATRICI di Acciai Speciali Terni

FIM-FIOM-UILM-FISMIC-UGL

INDUSTRIALL EUROPE

Claudio Bartolini, Fim Cisl Umbria."Il sindacato -afferma Claudio Bartolini segretario della Fim Cisl Umbria- hanno deciso di portare le proprie ragioni a Bruxelles. Per noi Almunia non ha svolto il ruolo di controllo a cui era deputato, acconsentendo allo svilimento di Ast Terni dal passaggio di Inoxum al ritorno di ThyssenKrupp, passando per Outokumpu. Abbiamo chiesto all’Europa se il piano industriale della ThyssenKrupp è coerente con le loro aspettative di nascita del quarto player europeo. Ai parlamentari europei abbiamo chiesto che si impegnino a garantire l'integrità del sito ternano in tutte le sue articolazioni produttive, confermando l'assetto impiantistico con i due forni elettrici"

Gli appuntamenti (ore 15) Incontro con i parlamentari europei alle 15.30 e alle 17 vertice con i presidenti della commissione Industria e Antitrust.E' questo il programma del pomeriggio a Bruxelles per gli operai delle acciaierie di Terni che stanno manifestando nel cuore dell'Europa. Le delegazioni degli operai chiederanno che l'Antitrust rispetti gli impegni presi nella risoluzione a sostegno di Ast.

Prima degli incontri gli operai hanno incontrati i deputati Tajani e Sassoli.

Chi partecipa. A partecipare direttamente agli incontri una ristretta delegazione composta dai Segretari nazionali Marco Bentivogli (Fim), Rosario Rappa (fiom), Guglielmo Gambardella (Uilm), E' confermato l'incontro con la nuova Commissaria europea Margrethe Vestager che ha preso il posto di Joaquin Almunia.

La dichiarazione di Marco Bentivogli (Fim Cisl). “Le regole sull’antitrust europeo sono ferme ad un mondo senza concorrenza internazionale, la Commissione Antitrust presieduta da Almunia è la principale responsabile del ridimensionamento produttivo e dell’indebolimento del settore industriale. Auspichiamo che la nuova commissaria e il Presidente Jean Claude Junker segnino una marcata discontinuità con la gestione precedente”.

La dichiarazione del sindaco Leopoldo Di Girolamo. "A Bruxelles a sostegno della fabbrica" - ha sostenuto il sindaco, che ha rimarcato il suo impegno tenuto in questi mesi di vertenza per salvare le acciaierie ternane.

Il viaggio e i contatti con Terni. (ore 10) Distanti 1500 chilometri ma sempre in contatto con i social. La delegazione di 160 operai, coordinata da Marco Bentivogli della Fim Cisl, è arrivata a Bruxelles.Gli operai (alle 10.20 è arrivato il primo pullman, gli altri due sono in arrivo) manifesteranno per tutta la mattina sotto al Parlamento europeo per gridare alla commissione antitrust che, dopo aver garantito che avrebbe imposto alla Germania di rispettare le disposizioni della Commissione in merito al ritorno di Ast in ThyssenKrupp ha approvato il piano di tagli e ridimensionamento proposto dai tedeschi.

I politici presenti. In mattinata è partita anche una delegazione istituzionale della Regione composta dalla presidente Catiuscia Marini, dal presidente del consiglio regionale Eros Brega e da rappresentanti di forze dell'opposizione. Presente anche il sindaco di Terni, Leo Di Girolamo. Gli operai sono in attesa di farsi ricevere dai presidenti della commissione antitrust e della commissione industria (i membri sono cambiati il primo novembre in seguito al rinnovo del parlamento europeo) e di incontrare i parlamentari italiani eletti in Europa.

Da Terni a Bruxelles unica voce sui social: fatevi sentire (ore 8). Per tutta la notte sui social ci sono stati scambi di foto e messaggi tra gli operai in viaggio e quelli ai picchetti davanti alla fabbrica.

De Vincenti: Tk traduca in fatti i cambiamenti annunciati (ore 8).«Thyssen deve garantire un futuro a Terni», questo «è ora il nodo da sciogliere», su cui «il governo è impegnato». Lo ha affermato il viceministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, a Radio anch'io, parlando della vertenza Ast. «Abbiamo ottenuto una disponibilità di Thyssen» a rivedere il piano industriale, «adesso vogliamo verificare che questa disponibilità si traduca in fatti», ha aggiunto, in vista del nuovo incontro convocato per giovedì 6 novembre al Mise. «Oggi - ha sottolineato inoltre il viceministro - il nodo che si pone non è l'intervento pubblico ma l'attrazione di capitali. Thyssen - ha ribadito - deve dare un futuro produttivo all'Ast, deve garantire che le capacità produttive siano salvaguardate». Parlando infatti del caso Ast ma anche dell'Ilva, De Vincenti ha spiegato che «prima di tutto dobbiamo fare in modo che le imprese che attraversano un momento di crisi trovino imprenditori con capacità imprenditoriali in grado di gestirle e dargli un futuro», innanzitutto «attirare capitali e iniziative private. Se può esserci una iniziativa del Fondo strategico vedremo» ma un intervento in questo senso andrebbe comunque valutato «situazione per situazione» e sarebbe «volto a creare le condizioni per catalizzare risorse e capacità imprenditoriali».

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