Assisi, video del pestaggio del bullo, ma stavolta serve per inchiodare l'aggressore

Assisi, video del pestaggio del bullo, ma stavolta serve per inchiodare l'aggressore
di Alessandro Camilletti
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Venerdì 2 Settembre 2022, 07:27

ASSISI Si vanno chiarendo i contorni della vicenda che ha visto un ragazzino finire all’ospedale per aver battuto violentemente la testa a terra dopo esser stato sgambettato da un bullo fisicamente più grande di lui. Il fatto è avvenuto martedì sera in prossimità dei giardini pubblici di una frazione assisana. Il ragazzino, non ancora quattordicenne, è stato dimesso ieri pomeriggio dall’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia dove è stato tenuto in osservazione dai medici per precauzione. In un primo momento e’ stato visitato al pronto soccorso dell’ospedale di Perugia e dimesso con una prognosi di qualche giorno. Una volta a casa però ha continuato ad avvertire forti dolori al punto da spingere i familiari a riportarlo all’ospedale dove appunto è stato trattenuto. Dopo i necessari accertamenti che hanno escluso ogni complicazione è tornato a casa. Resta solo un po’ di mal di schiena e di mal di testa. 
L’autore del gesto è stato identificato. Insieme a lui c’era di certo uno o forse due ragazzini ancora da identificare. Va chiarito il ruolo avuto nella lite. C’erano poi due amici dell’aggredito, uno dei quali col telefonino ha realizzato un video amatoriale che ha ripreso la parte finale dell’aggressione. Il padre del ragazzino vittima della violenza tiene a precisare che l’amico di suo figlio ha realizzato il filmato perché si era spaventato e voleva in questo modo tutelarlo: «Lo ha fatto non per deriderlo ma per tutelarlo visto che la situazione si stava facendo pesante». Al tredicenne gli sono state tolte le scarpe e gli è stato chiesto di mettersi in ginocchio per riaverle. Non pago, l’aggressore, dopo averlo sbeffeggiato, ha iniziato a spintonarlo e a prenderlo a calci fino a sgambettarlo facendolo cadere di schiena a terra battendo con violenza la parte posteriore della testa. 
L’urto è stato così violento che al ragazzino sono caduti gli occhiali che sono risultati danneggiati. Anche il telefono si è rotto a seguito della caduta. Fortunatamente però in quel momento si sono trovati a passare due ragazzi più grandi che sono sono riusciti a riportare la calma e fermare l’aggressore. «Altrimenti - puntualizza il padre - non si sa come sarebbe finita. Se batteva la testa “per bene” poteva finire davvero molto male. Occorre dunque denunciare questi fatti. Il bullismo non deve esistere». Una volta a casa il giovane è scoppiato a piangere e ha raccontato tutto ai genitori. Probabilmente non ha retto alla paura e forse alla vergogna di essere finito nel mirino dei bulli. 
Il papà si è recato presso la stazione dei carabinieri per sporgere denuncia. Ora i militari della compagnia di Assisi guidata dal capitano Vittorio Jervolino stanno indagando su quanto accaduto. Tuttavia, non avendo ancora compiuto quattordici anni, l’aggressore non è imputabile. Questo però non significa che il fatto sarà sottovalutato.

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