Amelia, 2500 firme per il Teatro Sociale. Nasce l'Associazione Amici del Teatro-Amelia:«Il Mibact eserciti la prelazione sulla vendita all'asta».

Amelia, 2500 firme per il Teatro Sociale. Nasce l'Associazione Amici del Teatro-Amelia:«Il Mibact eserciti la prelazione sulla vendita all'asta».
di Francesca Tomassini
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Lunedì 8 Marzo 2021, 09:04

AMELIA Nasce ATA l'Associazione Amici del Teatro-Amelia. Un progetto nato da un gruppo di privati cittadini amerini amanti delle arti e dello spettacolo che hanno promosso una petizione indirizzata al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali  Dario Franceschini, affinché il Ministero eserciti il diritto di prelazione sulla vendita all’asta del Teatro Sociale di Amelia. Visto il successo dell’iniziativa, che ha raccolto oltre 2.500 firme, gli organizzatori hanno deciso di costituirsi in Associazione con il più ampio intento di unire le forze e sostenere le iniziative culturali rivolte al Teatro nell’ambito del territorio amerino.

«I fondatori dell’Associazione appartengono a mondi professionali diversi -ha spiegato la presidente Mara Quadraccia - teatrale, cinematografico, pubblicitario, musicale, internazionale, legale e del terzo settore e proprio per questo la neonata associazione si avvale di un efficace scambio di esperienze e di idee. Il Teatro è una ricchezza culturale e sociale per le persone di ogni età, dai bambini agli adulti.

Per questo l’Associazione vuole avere una particolare attenzione per le scuole e per la formazione dei giovani». 

Il Teatro Sociale, dopo una vicenda giudiziaria complessa e travagliata, lo scorso 17 novembre è stato acquistato all'asta per 414.000 euro. Ad aggiudicarsi il prestigioso edificio storico, l'imprenditore ternano Antonio Tacconi che da subito, ha dichiarato di voler continuare sulla strada della promozione culturale unita a quella degli eventi. 

La notizia in una città da sempre abituata a considerare il Teatro un bene della collettività, ha provocato un piccolo terremoto nell'opinione pubblica tanto che la stessa sindaca Laura Pernazza ha scritto al ministro Franceschini invitando il suo Ministero ad esercitare il diritto di prelazione sul bene. 

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