Alla scoperta della Valnerina
tra sentieri e notti in tenda

Alla scoperta della Valnerina tra sentieri e notti in tenda
di Lorenzo Pulcioni
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Domenica 16 Agosto 2020, 09:22 - Ultimo aggiornamento: 18 Agosto, 13:34
Riscoprire l'uomo attraverso la natura. Sui sentieri della Valnerina dove la promozione turistica del territorio diventa vera e propria filosofia di vita. Questa la mission di Valnerina Discovery, associazione sportiva dilettantistica nata per offrire agli appassionati escursioni a piedi o in bici in luoghi incantevoli all'aria aperta, a stretto contatto con la natura. «Accompagniamo le persone lungo i sentieri delle nostre montagne - spiega Daniele Angelosanti, uno dei fondatori - sempre in gruppi ristretti e mai numerosi perchè crediamo che l'offerta debba essere prima di tutto di qualità. Per i soci della nostra associazione che vivono le nostre attività diventa però anche un modo molto personale per ritrovare se stessi». Si ispirano a scrittori che hanno raccontato le bellezze della vita all'aria aperta come Walt Whitman e Henry David Thoreau. Quest'ultimo in particolare non a caso scriveva: «Vorrei nei miei vagabondaggi far ritorno a me stesso».
All'escursionismo si unirà a breve l'e-bike ed il prossimo anno contano di aggiungere anche il canyoning: «Abbiamo la base a Scheggino e collaboriamo con il turismo locale, comuni e strutture alberghiere. Offriamo un servizio turistico che di fatto è una vera e propria promozione del territorio. Saremmo partiti anche molto prima con la nostra attività, ma il lockdown ha spostato tutto in avanti». Daniele Angelosanti scopre la montagna da appassionato e comincia a frequentare la sede del Cai. In cerca di avventure, come tanti suoi amici, ha la passione da vent'anni per l'arrampicata e le scalate.
Con la fondazione dell'Asd Valnerina Discovery la passione diventa una vera e propria attività. «Qui intorno ci sono luoghi che offrono tantissimo dal punto di vista naturalistico. Caprioli e aquile che vivono nella natura più selvaggia. Posti che ci sono sempre stati e che magari anche chi vive qui vicino non conosce a pieno». Scheggino, Ferentillo, il castello di Postignano, Gavelli, la Valcasana, i Sibillini. Sono questi alcuni dei luoghi più gettonati e richiesti.
Ma anche le passeggiate notturne nei boschi e la salita all'alba sul Vettore o sul Monte Eremita. Oppure Umbriano, paese fantasma di fatto abbandonato dalla metà del secolo scorso. «Proponiamo escursioni e campi wilderness ad impatto zero per ragazzi e adulti. Facciamo vedere com'è vivere la natura selvaggia, dormire in tenda, accendere un fuoco e costruire una graticola con i legni degli alberi, cercare erbe commestibili e assaporare il gusto della scoperta e lo stile di vita all'aria aperta. Per le persone che vengono con noi diventa anche un modo per fare il punto sulla propria vita: cosa sto scoprendo, cosa mi porto via, chi sono io senza le sicurezze che mi circondano in città. Una presa di coscienza profonda che nel quotidiano manca. Ci avvaliamo solo di professionisti e guide titolate. In futuro vorremmo diventare una cooperativa che definisce servizi turistici, organizza corsi, strutture ricettive e servizi didattici».
Una natura incontaminata e spesso sconosciuta che fa rimanere letteralmente a bocca aperta: «A volte i bambini sono convinti che le mucche sono viola perchè le hanno viste così sulle pubblicità in tv. Ci sono adulti che restano stupiti dopo l'avvistamento di un'aquila perchè credono che vivono solo sulle Dolomiti. Modernità e tecnologia ci hanno fatto dimenticare le bellezze di una natura che va riscoperta» conclude Angelosanti.
 
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