E poi la mancata esecuzione di alcuni controlli annuali agli scarichi previsti dall’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale. Violazioni che hanno portato alla denuncia di due persone al termine di un’operazione portata avanti dai carabinieri del Noe di Perugia con la collaborazione dei tecnici dell’Arpa.
“Il controllo - spiegano i militari del Noe - rientra nella continua azione di prevenzione alla commissione dei reati in danno all’ambiente che il comando carabinieri per la tutela dell’ambiente svolge in campo nazionale, ed ha permesso di evidenziare le responsabilità penali a seguito dei numerosi prelievi di fanghi effettuati presso gli impianti di depurazione nonché gli scarichi delle acque reflue industriali”.
Controlli che hanno permesso di accertare il superamento dei limiti di legge sia per lo scarico delle acque in relazione al parametro Alluminio che per i fanghi, in relazione a Molibdeno e Carbonio organico disciolto.
Per la società anche una sanzione amministrativa “per la mancata esecuzione di alcuni controlli annuali agli scarichi previsti dall’ Aia”.
L'azienda ha spiegato che "dall'acquisizione documentale e dagli innumerevoli campionamenti effettuati dall'ispezione sono emerse alcune lievi difformità che hanno portato la stessa Regione a sottolineare, nell'ambito delle determinazioni di diffida che "i valori dei parametri che hanno determinato il superamento dei limiti risultano di poco superiori ai limiti di legge e che quindi si possono considerare tali da non configurare situazioni di pericolo per l'ambiente nè per la salute pubblica". L'azienda sta verificando tutti i dati riscontrati per verificare eventuali azioni correttive da mettere in campo".
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