Autore tv suicida, la lettera di Losito: «Soldi finiti e la colpa è la mia»

Autore tv suicida, la lettera di Losito: «Soldi finiti e la colpa è la mia»
di Michela Allegri
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Sabato 20 Marzo 2021, 07:06 - Ultimo aggiornamento: 07:51

Non è l'ultima lettera di addio che ha scritto, ma precede di poco tempo il suicidio sul quale, ora, indaga la Procura di Roma. Il 18 dicembre 2018, lo sceneggiatore tv Teodosio Losito scrive al compagno Alberto Tarallo, con il quale aveva fondato la Ares Produzioni, società che ha lanciato alcune delle fiction di punta di Mediaset e che ha sponsorizzato alcuni divi del piccolo schermo, da Gabriel Garko a Manuela Arcuri, fino a Eva Grimaldi. Losito, che l'8 gennaio 2019 si sarebbe tolto la vita nella villa di Zagarolo dove viveva insieme al compagno, racconta la depressione per gli affari andati male. «Sono corroso dai sensi di colpa - scrive - quando mi hai chiesto della banca ti ho mentito».

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LA CAUSA
La lettera è depositata nella causa civile in corso per stabilire a chi spettino i 300mila euro della polizza vita accesa da Losito, accesa nel 2014 e intestata al fratello Giuseppe, ma in riferimento alla quale Tarallo ha mostrato alla compagnia assicurativa una mail nella quale il compagno lo avrebbe indicato come nuovo intestatario.

Adesso quella stessa lettera potrebbe venire acquisita dal pm Carlo Villani, che indaga per istigazione al suicidio sulla morte dello sceneggiatore e che potrebbe anche disporre una perizia grafologica per stabilire l'autenticità del documento. «Forse il rifiuto della realtà, la paura di qualcosa che è diventato ingestibile, il non volerti dare un pugno allo stomaco - scrive Losito - La verità è che la banca ha già assorbito tutti i soldi dal conto Ares attraverso le rate vecchie in sospeso». E ancora: «Sono provato, non sono lucido, non mi riconosco in come a volte penso e mi muovo. Ho difficoltà ad affrontare al tua delusione, il tuo dolore, il tuo smarrimento, le tue reazioni, è come distruggere ciò che abbiamo costruito con le mie mani». Lo sceneggiatore racconta poi di avere già cercato di togliersi la vita. Ci sarebbe riuscito poche settimane dopo. Adesso sulla sua morte, e anche sulle dinamiche che hanno portato al fallimento della Ares, indaga la Procura di Roma.


LE DICHIARAZIONI
L'inchiesta ha preso quota dopo alcune dichiarazioni fatte nella casa del Grande Fratello Vip da Rosalinda Cannavò, alias Adua Del Vesco, e Massimiliano Morra: l'attrice ha detto di sospettare che lo sceneggiatore sia stato indotto al suicidio e poi ha raccontato le pressioni subite quando lavorava con la Ares. Insieme a Morra ha poi fatto riferimento a un clima da setta. Il magistrato e la Guardia di finanza in questi giorni hanno ascoltato come testimoni alcuni attori della scuderia Ares: oltre ai due protagonisti della chiacchierata in diretta tv, sono stati convocati Gabriel Garko, Francesco Testi ed Eva Grimaldi. Gli inquirenti stanno infatti facendo accertamenti anche sulle presunte pressioni subite dagli artisti che lavoravano con la Ares. I testimoni hanno raccontato soprattutto di interferenze nella vita privata.

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