A favorire questa fantascientifica opportunità potrebbe essere l'incredibile avanzamento tecnologico la possibilità che, un giorno, si possano ricreare virtualmente le 100 trilioni di sinapsi che determinano i nostri pensieri e le nostre azioni: «Gli scienziati stanno facendo passi da gigante in questa direzione – ha affermato la Critchlow – e, un giorno, un computer sarà in grado di ricreare tutte le connessioni circuitali del nostro cervello in modo da poterci far vivere, tecnicamente, “dentro una macchina”, dopo aver opportunamente scaricato tutte le informazioni contenute nei nostri cervelli all'interno di una scheda madre. Ma, poi, ne varrà la pena?
«Il concetto etico di “esistenza” è una questione puramente filosofica. Ancora non siamo in grado di determinare, né di definire la natura di coscienza, non potendola descrivere e quantificare», conclude la Critchlow.