Scoperta nel 1948, la cometa del Capodanno 2017 si riaffaccia periodicamente a intervalli di poco più di cinque anni. «Attualmente è già osservabile - ha detto ancora Masi - ed è già stata fotografata, con immagini molto belle nonostante la posizione un pò critica», la cometa è stata infatti visibile solo per un periodo brevissimo, visto che è comparsa poco dopo il tramonto del Sole per tramontare a sua volta subito dopo».
Una sera dopo l'altra, in questo periodo, la cometa tende a inabissarsi nella pozione di cielo più luminosa e per vederla con un binocolo è preferibile avere un orizzonte libero. È fortunato, ad esempio, chi può osservarla dalla costa adriatica.
«I questi giorni - ha detto ancora Masi - la cometa sta viaggiando verso perielio, che raggiungerà a metà gennaio, quando la vedremo emergere sempre più convinta, e si potrà osservare perfettamente nella seconda parte della notte dalle latitudini italiane». L'appuntamento principale è fissato fin da ora per l'11 febbraio, quando la 45P/Honda-Mrkos-Pajdusakova si troverà alla minima distanza dalla Terra, pari a circa 13 milioni di chilometri. «A ridosso di quella data - ha proseguito l'astrofisico - converrà osservarla fino all'alba». Subito dopo la cometa di allontanerà progressivamente sia dalla Terra che dal Sole e l'azione di disturbo della Luna renderà ancora più difficile vederla.
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