Roma si trasforma nella capitale dei droni, i robot volanti guidati a distanza che stanno rivoluzionando il mondo dell'aviazione quasi come fecero i fratelli Wright agli albori del volo umano.
E' iniziato ieri il Roma Drone 2015, fino al 31 maggio, con decine di voli dimostrativi, convegni, padiglioni e ospiti d'eccezione, come lo stormo di 50 droni costruiti da bambini di 8 anni, il drone soccorritore della Croce Rossa, il drone poliziotto FlySecur, i droni militari Predator, e Raven. «Il futuro dell'aviazione è nei droni, i pionieri di oggi sono come i fratelli Wright di un secolo fa - ha spiegato Luciano Castro, organizzatore dell'evento - e il grande di successo di numeri della scorsa edizione dimostra la passione del pubblico per i droni è simile a quello di cento anni fa verso i pionieri del volo».
Nuovo strumento di lavoro per giornalisti, agricoltori, operatori video, archeologi, come rivoluzionario supporto per monitorare l'ambiente, aree colpite da disastri, sorveglianza o per le comunicazioni: il settore dei droni sta trovando un sempre maggior numero di applicazioni portando allo sviluppo di un intero settore industriale. «Anche nelle istituzioni - spiegato Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato, in apertura della manifestazione - siamo convinti dell'importanza della crescita del settore dei droni, non solo per le applicazioni ma anche per le possibilità per nuovi posti di lavoro».
A ospitare oltre 60 espositori, 200 droni in mostra e decine di convegni sono gli spazi di 5.000 metri quadri dello storico aeroporto dell'Urbe che 85 anni fa ospitò il primo evento fieristico italiano dedicato al settore del volo.
A Roma Drone è stato anche presentato il primo drone militare tutto italiano, capace di sorvegliare, spiare e attaccare, P11HummerHead, che nasce dalla collaborazione di Piaggio Aero Industries e Selex ES. I primi voli operativi sono previsti nel 2016.