La nazionale di rugby al Messaggero
pioggia di autografi e selfie

La nazionale di rugby al Messaggero pioggia di autografi e selfie
di Paolo Ricci Bitti
2 Minuti di Lettura
Venerdì 21 Febbraio 2014, 18:42 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 13:45

Tutti gli azzurri di nuovo sui tetti di Roma. Di nuovo viste mozzafiato della Capitale per la nazionale di rugby che tornata in blocco a visitare la storica sede del Messaggero in via del Tritone. Imperdibile la foto dal terrazzo, anche per ripetere il copione dell'anno scorso, quando gli azzurri per la prima volta furono accolti in redazione pochi giorni prima del trionfo sulla Francia all'Olimpico. Non era mai accaduto che un'intera squadra, e non parliamo solo di rugby, visitasse la redazione di un quotidiano e l'entusiasmo per quella prima volta si è ripetuto in pieno ieri.

La squadra, guidata anche in questo minitour nel mondo dell'editoria dal capitano Sergio Parisse e dal ct Jacques Brunel, ha dimostrato come sempre grande disponibilità, sia pure a poche ore dal calcio d'inizio di Italia-Scozia domani alle 14.30: sorrisi, autografi, foto e selfie a raffica sia dentro al palazzo sia fuori, dove l'arrivo del torpedone azzurro non è passato certo inosservato. Anche un gruppo di tifosi scozzesi, naturalmente in kilt, ne ha approfittato per farsi fotografare con Castrogiovanni e i fratelli Mauro e Mirco Bergamasco. I giocatori, soprattutto il gruppo dei ventenni lanciati da Brunel in questa stagione, hanno fatto domande sulla vita di redazione e sul funzionamento del giornale. Immancabile la tappa alla redazione Internet dove gli azzurri hanno firmato uno dopo l'altro il cartellone degli ospiti del Messaggero, soprattutto nella parta alta che sfiora il soffitto e che fino a ora era restata in bianco: nessun problema arrivare fin là per la torri degli azzurri Furno, Geldenhuys e Bortolami. Poi, ancora tra mille richieste di fotografie e di autografi e tanti in “bocca al lupo”, di corsa sul bus per raggiungere l'hotel a Porta Pinciana per le ultime ore prima del calcio d'inizio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA