Rugby Italia, torna Ange Capuozzo per la morbida sfida alla Romania a San Benedetto del Tronto. La formazione e il calendario della Coppa del Mondo

Il ct dimissionato Crowley recupera il talento del Tolosa. Gli avversari sono ai minimi storici. Sabato un minuto di silenzio per Alex Penciu

Rugby Italia, torna Ange Capuozzo per la morbida sfida alla Romania a San Benedetto del Tronto. La formazione e il calendario della Coppa del Mondo
di Paolo Ricci Bitti
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Giovedì 17 Agosto 2023, 20:13 - Ultimo aggiornamento: 18 Agosto, 02:12

Rugby Italia verso i Mondiali. Il ritorno di Ange Capuozzo è la notizia della settimana che porta al morbidissimo test match Italia-Romania che di giocherà sabato 19 agosto alle 18.30 allo stadio Riviera delle Palme di San Benedetto del Tronto (diretta tv su Sky Sport e TV8). Il 24enne mercuriale estremo del Tolosa campione di Francia era fuori da sei mesi per un infortunio alla scapola destra rimediato durante il match del Sei Nazioni con l'Irlanda. Senza i suoi guizzi l'attacco azzurro si è via via sfarinato: per fortuna  il dimissionato ct Kieran Crowley recupera il giovane con radici napoletane appena in tempo per i Mondiali che inizieranno l'8 settembre a Parigi con il sontuoso Francia-Nuova Zelanda e con gli azzurri in campo il giorno dopo contro l'impalbabile Namibia a Saint Etienne. Sabato prossimo il quarto e ultimo test match per l'Italia contro il più coriaceo Giappone a Treviso, ultimo capitolo di una folle estate premondiale che ha visto le Union sfidarsi oltre ogni limite del buon senso perdendo fior di campioni per infortuni o squalifiche proponendo anche sfide che valgono almeno una semifinale mondiale. Un mezzo mondiale prima del mondiale. Assurdo.

Dal canto suo l'Italia, nelle evitabili e ben poco utili legnate incassate da Scozia e Irlanda, ha perso del tutto Menoncello, attaccante difficilmente rimpiazzabile, e il pilone destro Riccioni, anche se si spera che quest'ultimo sia recuperabile visti anche i tempi assai dilatati del calendario della poule impossibile in cui l'Italia troverà appunto Namibia (9 settembre), Uruguay (20 settembre a Nizza), Nuova Zelanda (29 settembre a Lione) e Francia (6 ottobre a Lione).

Ah, vanno ai quarti solo le prime due...

 

Crowley, contro un avversario a cui imporre una pesante tariffa ricamando magari anche belle azioni,  fa debuttare fin dall'inizio la rarissima cerniera basata sui fratelli Paolo (mediano di apertura e titolare fisso in nazioale e nel Montpellier) e Alessandro Garbisi (mediano di mischia, incerta la sua presenza nei 33 che saranno annunciati martedì prossimo con 12 giorni di rispetto al previsto): l'Italia, pur abbondando discretamente di fratelli azzurrabili, dal 1929 ad oggi non ha mai avuto una tale cabina di regia titolare. Rientra anche il pilone Nemer, riabilitato dopo sei mesi di squalifica per lo scherza razzista (sì, la banana marcia) all'allora compagno di squadra Traoré.

Fra Italia e Romania sarà il confronto numero 44: le due squadre si sfideranno nuovamente a poco più di un anno di distanza dall'ultimo precedente in cui l'Italia si è imposta per 45-13 a Bucarest. Nel triangolo allargato, con Capuozzo ecco Odogwu (di fatto debuttante dopo i 22 minuti persino opachi con l'Irlanda) e Ioanei. Coppia di centri formata da Brex e Morisi. In terza linea rientra capitan Lamaro dal primo minuto insieme a Halafihi e Negri. Conferma per Lamb in seconda linea che scenderà in campo con Niccolò Cannone. Prima linea formata da Ferrari, Nicotera e Nemer.

«Comincia per noi una nuova fase della preparazione verso il Mondiale - dice Crowley Quella contro la Romania è il primo step di due partite, poi ci sarà il Giappone, che rappresentano per noi un momento cruciale della stagione. La Romania è una squadra fisica. Abbiamo preparato bene la partita e puntiamo a conquistare il primo successo estivo davanti ai nostri tifosi».

"Puntiamo al primo successo", "momento cruciale"? Quanta diplomazia. Ci mancherebbe altro che non vincessimo largamente: la Romania è 19a nel ranking mondiale (l'Italia 13a) ed è solo un pallido fantasma dello squadrone di Stato che nell'era pre-professionismo faceva tremare anche le grandi d'Europa. Una nazionale fisicamente durissima e ricca anche di talenti tecnici come Alex Penciu, formidabile estremo scomparso l'altro ieri all'età di 91 anni dopo aver dispensato grande rugby (come giocare e come allenatore) anche a Rovigo, Mantova, Villadose e Belluno.

Davvero altri tempi. Invece la Romania attuale nelle ultime due settimane ha presentato una formazione che non ha più stelle nei campionati europei e che è stata rivoltata come un calzino da una sperimentale Usa (nazionale che non si è neppure qualificata ai Mondiali) e dalla Georgia. I romeni, in questi due match, hanno segnato 23 punti a babbo mortissimo subendone 87. La squadra ideale, insomma, per queste partite di avvicinamento al Mondiale.  

Le formazioni 

Italia: Capuozzo, Odogwu, Brex, Morisi, Ioane, Paolo Garbisi, Alessandro Garbisi, Halafihi, Lamaro, Negri, Lamb, Niccolò Cannone. Ferrari, Nicotera, Nemer. A disposizione: Faiva, Zani, Ceccarelli, Ruzza, Lorenzo Cannone, Fusco, Allan, Pani.

Romania: Vaosava; Simionescu, Tomane, Gontineac, Onutu; Muresan, Conache; Chirica, Neculau, Stratila; Iancu, Motoc; Gordas, Cojocaru, Hartig. a disp. Bardasu, Savin, Gajion, Macovei, Ser, Surugiu, Pop, Tevita.

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