In settimana aveva litigato con tifosi, al Partenio rimonta di fronte alla squadra non più di Zeman, capace di andare avanti al 13’ con Brugman e di reagire al rigore trasformato da Castaldo. Decide al 28’ st Mancuso, valorizzato da Zeman, con gol per esempio a Carpi, e buon protagonista con il Delfino. Il 2-2 a 3’ dalla fine è firmato Di Tacchio.
E chissà che per i playoff non sia tardi, nonostante le incertezze storiche di Fiorillo tra i pali. C’è l’attività di Balzano e Valzania, la storia di Coulibaly, di Crescenzi che al Crotone era il gemello di Florenzi. L’Avellino invece si perde, nonostante il mancino Rizzato, in ribasso, e il miglior esterno destro delle ultime stagioni cadette, Laverone. D’Angelo non segna più, Gavazzi e Ardemagni pungono di meno rispetto alle scorse stagioni. Il vantaggio è grazie a un errore del portiere Lezzerini, un gollonzo, da oltre metà campo, a porta sguarnita. Il pari per la mano di Perrotta, su tiro di Rizzato, appunto, meno esplosivo a sinistra ma sempre efficace. Il gol partita su percussione di Valzania. Laverone e Rizzato guidano la riscossa, premiata dalla conclusione potente di Di Tacchio.
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