Roma, Fonseca punta sugli "scarti" per la Champions: da Peres a Karsdorp. Ecco come aumenta la rosa

Roma, Fonseca punta sugli "scarti" per la Champions: da Peres a Karsdorp. Ecco come aumenta la rosa
di Stefano Carina
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Domenica 15 Novembre 2020, 09:30

La rivincita degli esclusi. È quello che sta andando in scena in questo primo scorcio di campionato a Trigoria. Da Mirante a Ibanez, passando per Perez, Karsdorp e Spinazzola, sino ad arrivare al paradosso Pedro-Mkhitaryan, la Roma ha in rosa diversi calciatori che sono stati bravi a rilanciarsi. A partire da Mirante, riserva prima di Olsen e poi di Pau Lopez, capace sia con Ranieri che con Fonseca di invertire le gerarchie e passare da riserva a titolare. Nelle ultime settimane si parla anche di un rinnovo: non una formalità a 37 anni. Il portiere non è l’unico caso. Spinazzola, ceduto all’Inter a gennaio, finito nel dimenticatoio dietro Kolarov dopo il suo ritorno, ora s’è ripreso tutto con gli interessi: Roma e Nazionale. Peres sembrava ormai un giocatore perso alla causa. Il prestito al San Paolo non aveva dato i frutti sperati, a tal punto che il club brasiliano aveva deciso di girarlo allo Sport Recife, club di serie B. Sembrava essere il sipario sulla carriera del laterale che invece, una volta tornato a Roma, ha cambiato marcia. O forse testa. Fatto sta che nella seconda parte dello torneo scorso è divenuto il titolare e oggi si divide la fascia destra con Karsdorp. Un altro che tra infortuni e poca adattabilità al calcio italiano sembrava un investimento sbagliato. Nemmeno il prestito al Feyenoord lo aveva rilanciato. Qualche acuto ma non la continuità che gli veniva richiesta per essere riscattato. Estate trascorsa con le valigie in mano, è stato vicinissimo all’Atalanta e al Genoa, fino a quando non ha puntato i piedi: «Rimango qui, voglio giocarmela». Detto, fatto. Sinora ha collezionato 391 minuti e a Marassi ha giocato l’intera partita senza essere sostituito. Per un altro sarebbe un proforma, per lui no. È appena la terza volta che gli accade in Italia. 
SETTORE SCOUTING
Anche Ibanez a livello di minutaggio è un altro.

Gasperini in un anno e mezzo nell’Atalanta gli aveva concesso 60 secondi (!) in campionato (11-05-19, Atalanta-Genoa 2-1) e i 19 minuti finali nel successo contro lo Shakhtar in Champions. Fonseca è stato bravo a puntarci e ora, viste le indubbie doti tecniche e fisiche, sta provando a frenarne l’irruenza. La rinascita di questi elementi è proprio il manifesto del lavoro dell’allenatore e di quello che gli chiede la società: rivalutare il patrimonio tecnico. Non andavano rivalutati ma solamente rilanciati Pedro e Mkhitaryan. Chelsea e Arsenal hanno pensato che fossero ormai arrivati al capolinea e sono stati lasciati andar via a parametro zero. La risposta più bella è arrivata dal campo: decisivi come pochi altri. Poteva diventarlo, nel futuro prossimo, anche Luis Campos a livello dirigenziale. La Roma, dopo averlo incontrato a Montecarlo, aveva deciso di puntare su di lui. Gli sono stati concessi oltre due mesi per liberarsi e per convincersi del trasferimento nella Capitale. Davanti al continuo tergiversare, i Friedkin hanno voltato pagina. Dopo Rangnick, Paratici e Emenalo, fuori un altro. L’impressione è che la ricerca più che su un ds si stia orientando su un profilo legato allo scouting: in tal senso, contattato Arnesen, ex Tottenham, Chelsea e Amburgo, attualmente dt del Feyenoord. News da Trigoria: positivo il giovane Zalewski. Domani Dzeko è atteso dalla prova-tampone.

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