Roma, Di Francesco: «C'è stata una reazione da uomini, ho visto occhi diversi»

Roma, Di Francesco: «C'è stata una reazione da uomini, ho visto occhi diversi»
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Sabato 29 Settembre 2018, 17:33 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 18:37

Il ritiro ha sortito l'effetto sperato. I tre giorni passati a Trigoria dopo la sconfitta di Bologna, conditi da confronti interni tra dirigenti, allenatore e giocatori, sembrano aver ricaricato la Roma, capace di rifilare prima un poker al Frosinone e poi un tris alla Lazio che fa dire a Totti: «Un grande risultato, una grandissima squadra, questa è la Roma che vogliamo». «La scelta di andare in ritiro era per tirar fuori le paure, sto parlando continuamente con i mie ragazzi per ridare equilibrio alla squadra, e oggi abbiamo fatto un derby da uomini, era quello che avevo chiesto - sottolinea Di Francesco dopo il 3-1 all'Olimpico -. Dobbiamo lavorare con questa abnegazione, questo atteggiamento ci porterà a toglierci tante altre grandi soddisfazioni».

«Abbiamo fatto un pò di fatica all'inizio, poi siamo venuti fuori alla grande e nell'interpretazione generale siamo stati una squadra tosta. E dopo l'errore di Fazio (che ha permesso a Immobile di pareggiare il tacco di Pellegrini, ndr) ero sicuro che anche avremmo avuto l'opportunità per rifargli gol». Puntualmente arrivati con Kolarov su calcio di punizione e con lo stesso centrale argentino. «Abbiamo avuto forza caratteriale di rimanere in partita, è la dimostrazione che la squadra sta crescendo - spiega Di Francesco -. Sono molto contento, la squadra ha dimostrato di non aver perso l'identità, e io ho visto delle facce differenti, degli occhi diversi da parte dei miei giocatori». Unica nota stonata la prestazione di Dzeko: «Ha mostrato nervosismo in campo? In alcune situazioni aveva ragione a lamentarsi con i compagni perché poteva essere servito in maniera differente, ma me lo tengo stretto. Deve solo capire che in certi momenti della partita bisogna anche saper soffrire senza pensare a fare gol».

La soddisfazione più grande, con quella di Pellegrini, è sicuramente quella di Kolarov, ex fischiato dalla Curva Nord laziale. «Abbiamo vinto meritatamente e siamo contenti per la prestazione. Soprattutto io sono contento per me. Selmosson segnò con tutte e due le maglie nel derby? Lo so, nel 1958, 60 anni fa. Io cerco di fare sempre il mio massimo, e lo sapevo che avrei fatto gol prima o poi nel derby con la Roma - confessa il serbo -. Ci voleva un momento così, la crisi è arrivata prima dell'anno scorso ma credo che con Bologna e Chievo devi vincere anche con 8-9 giocatori, ma forse ci voleva questo per vincere il derby. Sono contento per Pellegrini, è fortissimo secondo me, ha tanta pressione sulle spalle, ma ha dimostrato che la sa reggere eccome». Anche De Rossi, da capitano, spende belle parole per il giovane compagno non prima però di aver rivelato che Kolarov «ha fatto un gol determinante e ha giocato con un piede fratturato. Queste cose vanno dette. Pellegrini? Mi fa piacere per Lorenzo, è un ragazzo serio, romano e romanista, che ci tiene particolarmente.

Ha ricevuto critiche che lo hanno ferito. A chi dedico questa vittoria? A Walter Sabatini che non lavora più con noi ma è una persona a cui voglio tanto bene. Ha avuto un pò di problemi di salute e ora che sta meglio gli mando un abbraccio grandissimo»

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