Dzeko, Mkhitaryan e Veretout, Roma ecco i garanti di Coppa

Dzeko, Mkhitaryan e Veretout, Roma ecco i garanti di Coppa
di Stefano Carina
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Mercoledì 14 Aprile 2021, 07:35

Fonseca scommette sulla vecchia guardia. Toccherà a Mkhitaryan e Dzeko, 67 anni in due, guidare giovedì una squadra giovane per i parametri della nostra serie A. Con l’assenza di Spinazzola (ieri nuovi esami che hanno confermato l’affaticamento muscolare; frattura invece alla caviglia per il giovane Providence) e la squalifica di Peres, infatti, la Roma - tolti i due over 30 - schiererà per gran parte un gruppo con un’età media relativamente bassa (23,6). Dai 26 anni di Cristante, Pau Lopez e Karsdorp, si scende ai 24 di Pellegrini e Mancini, passando per i 23 di Diawara e arrivando ai 22 di Ibanez e i 18 di Calafiori: non siamo ai livelli dell’Ajax (che tolti Tadic e l’ex Stekelenburg, pronto al rientro) dovrebbe presentarsi con una squadra con età media pari a 21,7 ma poco ci manca. Dall’elenco, sono esclusi Veretout da un lato e Klaassen dall’altro: 28enni, entrambi centrocampisti, sono gli equilibratori di Paulo e ten Hag. 
SPINA DORSALE 
Due squadre simili, alle quali piace attaccare, che difettano nella fase difensiva ma che hanno nei ruoli chiave giocatori d’esperienza. L’Ajax in porta e come falso nueve, la Roma nei due attaccanti ai quali si chiede quel gol che complicherebbe oltremodo i propositi di rimonta degli olandesi. Fonseca recupera per il match della stagione due cardini per il suo gioco: Veretout e Mkhitaryan ai quali affianca Dzeko, risparmiato con il Bologna, e tornato ai livelli che gli competono proprio nel match all’Amsterdam ArenA. Non ce la farà invece Smalling, un altro la cui presenza avrebbe pesato. Anche senza l’inglese, però, è come se di colpo la Roma ritrovasse la sua spina dorsale. Non è un caso che i tre (insieme a Mayoral) siano i calciatori che in campionato hanno segnato di più: 7 Edin, 10 Jordan (con 5 rigori) e 9 l’armeno. E vien da sé come siano i tre elementi, sommati a Pellegrini (che di giovane ha solo la carta d’identità avendo alle spalle già 200 gare tra serie A e coppe), dal quale passa il gioco offensivo di Paulo. Singolare la voce delle occasioni create: Lorenzo, infatti, doppia quasi tutti i compagni con 51, portando in dote anche 6 assist e 5 reti che diventano rispettivamente 7 e 8 considerando anche quelli in Europa League. Gli si avvicina Mkhitaryan con 36 che lo supera invece alla voce assist (8). Più staccati sia Veretout che Dzeko con 22. 
TRENTA E LODE 
Proprio da Edin ci si attende l’acuto.

La gara dell’andata ha visto il suo risveglio. Ora manca il passo successivo: il gol. Tra l’altro il bosniaco, pur essendo già diventato il miglior marcatore della storia del club a livello europeo (escluse le qualificazioni) con 29 reti, domani cerca la lode. Trovarla, avendo vicino Mkhitaryan, sarà più semplice. Non è un caso che 9 gol su 10 in stagione siano arrivati con l’armeno a supporto. E proprio la presenza di Miki regala maggiore serenità. L’ex United fa questo effetto a chi lo ha in squadra. Meno a chi lo ha contro. Per informazioni, chiedere proprio all’Ajax. Gli olandesi infatti se lo ricordano molto bene. Finale di Europa League di cinque anni fa: al 3’ minuto della ripresa, Mkhitaryan (curiosamente servito da Smalling) segna il 2-0 che regala la coppa al Manchester United, presumibilmente il prossimo avversario dei giallorossi in semifinale. Prima, però, ci sono da superare i quarti. 

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