Come se non bastassero i 10 punti di distacco in classifica, la Juve domani affronta il Milan con l’incognita Covid, che rischia di togliere a Pirlo altre pedine fondamentali oltre ad Alex Sandro. «Siamo in attesa degli esiti - spiega l’allenatore -, abbiamo fatto i test stamattina. Non ci resta che aspettare. Dybala ieri aveva qualche linea di febbre ma oggi stava molto meglio. Penso potrà essere della partita salvo imprevisti. Domani andremo a giocarci la partita, è successo anche ad altre squadre di avere giocatori out causa Covid. Non dobbiamo cercare alibi, abbiamo una rosa competitiva in tutti i settori e andremo a San Siro senza paura. Abbiamo la testa per affrontare il Milan e vogliamo fare una grande partita».
Sulla rimonta. «Stiamo lavorando per tornare in alto.
Ronaldo. «Fin dall’inizio abbiamo cercato di sfruttarlo per le sue caratteristiche, portandolo a essere decisivo negli ultimi metri e cercando di farlo stancare un po’ meno nella fase di riconquista. Quando hai un campione così è naturale che sia decisivo e dia dipendenza. Siamo contenti di averlo con noi e che sia sempre decisivo».
Il Milan. «È una partita importante ma non decisiva. È sempre stata una partita affascinante da calciatore e lo sarà anche da allenatore. È la squadra in cui ho giocato 10 anni e vinto tanti trofei. Ho bellissimi ricordi, per me sarà una partita speciale. Conosco bene Paolo che è stato mio compagno per tanti anni. Dovremo essere bravi a sbagliare poco per non dare spazio ai loro contropiede».
Il mercato. «Se ci saranno opportunità le valuteremo. Quagliarella lo conosco, è un grande attaccante. Ma avremo modo di parlarne nei prossimi giorni».
Juve d'assalto. «Serve la consapevolezza di andare a comandare il gioco a San Siro. Sapendo che loro sono bravi nelle ripartenze. Proveremo ad andare a San Siro per imporre il nostro gioco e contrattaccare le loro idee. Non abbiamo paura di giocarcela a viso aperto».