Da mesi in cerca di una soluzione per rifinanziare il debito, Li avrebbe sul tavolo tre ipotesi e dovrebbe decidere nel giro di 30-40 giorni, ha spiegato ai piccoli azionisti Fassone, in apparenza sereno anche di fronte alla prospettiva delle sanzioni del settlement agreement della Uefa in arrivo a fine maggio, che imporrà almeno di ridurre le perdite a 30 milioni in tre anni, dagli attuali 80-90. Raggiungendo l'anno prossimo la «santa Champions» sfuggita ora, per l'ad il break even potrebbe arrivare anche al termine della prossima stagione. Nel frattempo sarà difficile abbassare di molto il monte stipendi (ora al 57% rispetto ai ricavi) se si vogliono attirare giocatori di alto livello e già affermati. Sarebbe facile fare cassa vendendo due pezzi pregiati come Donnarumma e Suso, ma da Casa Milan ribadiscono che il mercato sarà guidato da ragioni sportive e non di bilancio. Inoltre, il club sarebbe favorevole a partire subito con le seconde squadre
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