Milan: assist Elliot, slitta la scadenza dei 15 milioni

Milan: assist Elliot, slitta la scadenza dei 15 milioni
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Mercoledì 2 Maggio 2018, 20:43
A caccia dell'Europa League e della coppa Italia, in attesa delle sanzioni della Uefa, il Milan ha intanto ottenuto da Elliott un assist che agevola l'iscrizione al prossimo campionato: lo slittamento della scadenza di 8 mesi, dal 15 ottobre al 30 giugno 2019, di una tranche da 15 milioni di euro di uno dei due bond sottoscritti dal fondo statunitense, che ha prestato 128 milioni al club e 175 al suo proprietario cinese Li Yonghong. «Così - ha spiegato l'ad rossonero, Marco Fassone - saremo perfettamente aderenti ai parametri richiesti dalla Federcalcio». In particolare l'indicatore di liquidità, che misura il rapporto fra attività e passività a breve termine. Con il nuovo accordo, Elliott potrà esercitare il diritto di surroga versando i 21 milioni restante l'aumento di capitale previsto entro giugno, in caso di ritardo o inerzia da parte di Li. In questo caso il Milan deve rimborsare anticipatamente il bond, altrimenti scatterebbe l'escussione delle garanzie. Intanto Elliott non ha dato l'ok ad alcune modifiche statutarie, fra cui l'eliminazione dell'indicazione del valore nominale delle azioni. Per la proprietà del Milan semplifica i frequenti aumenti di capitale, in ambienti finanziari viene considerato un escamotage per agevolare un'eventuale valutazione più elastica del club.
Da mesi in cerca di una soluzione per rifinanziare il debito, Li avrebbe sul tavolo tre ipotesi e dovrebbe decidere nel giro di 30-40 giorni, ha spiegato ai piccoli azionisti Fassone, in apparenza sereno anche di fronte alla prospettiva delle sanzioni del settlement agreement della Uefa in arrivo a fine maggio, che imporrà almeno di ridurre le perdite a 30 milioni in tre anni, dagli attuali 80-90. Raggiungendo l'anno prossimo la «santa Champions» sfuggita ora, per l'ad il break even potrebbe arrivare anche al termine della prossima stagione. Nel frattempo sarà difficile abbassare di molto il monte stipendi (ora al 57% rispetto ai ricavi) se si vogliono attirare giocatori di alto livello e già affermati. Sarebbe facile fare cassa vendendo due pezzi pregiati come Donnarumma e Suso, ma da Casa Milan ribadiscono che il mercato sarà guidato da ragioni sportive e non di bilancio. Inoltre, il club sarebbe favorevole a partire subito con le seconde squadre
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